Da qualche giorno, chi passeggia sotto i portici Anfossi di piazza Alfieri nota un’assenza insolita: le vetrine della profumeria Modus, solitamente curate e illuminate, sono ora vuote. L’interno del locale è stato completamente sgomberato e, anche se non ci sono avvisi affissi, il quadro appare piuttosto chiaro. La storica attività, presente da anni nel cuore di Asti, potrebbe aver cessato la propria attività.
Non è ancora possibile dire con certezza se si tratti di una chiusura definitiva o di un semplice passaggio di consegne. Le ipotesi si rincorrono, ma per ora tutto avviene nel massimo riserbo. Di certo, però, il negozio – punto di riferimento per molti clienti affezionati – è fermo, e il vuoto lasciato si fa notare.
Una coincidenza che fa riflettere
La situazione si inserisce in un contesto più ampio che, negli ultimi giorni, ha acceso l’attenzione sul commercio cittadino. Domenica 1° giugno ha chiuso, anch’essa senza preavviso, la palestra Foxtrot, un altro esercizio storico molto frequentato e ben radicato nel panorama astigiano. Due realtà molto diverse, ma entrambe legate a una lunga presenza sul territorio, che si ritirano nel giro di pochi giorni.
Un momento di transizione?
Parlare di crisi è forse prematuro, ma le ultime novità pongono qualche interrogativo sull’attuale tenuta del tessuto commerciale della città. I cambiamenti delle abitudini di consumo, il peso della concorrenza online e i costi crescenti di gestione stanno mettendo alla prova anche le attività più consolidate. È possibile che ci si trovi di fronte a una fase di transizione, che potrà aprire nuovi scenari o portare a un ripensamento delle formule tradizionali di vendita.
In attesa di eventuali comunicazioni ufficiali sulla sorte della profumeria Modus, ciò che rimane è un segnale: il centro di Asti sta cambiando, e il futuro delle sue attività passa anche dalla capacità di rinnovarsi, di adattarsi e di ricevere il giusto sostegno.