Attualità | 11 giugno 2025, 10:38

Erbacce, rifiuti e marciapiedi rotti nell'area tra Movicentro e corso Venezia

Pavimentazione dissestata, erbacce e rami caduti: le foto inviate da un lettore documentano la situazione critica nella zona

Immagini che documentano lo stato di incuria nell'area

Immagini che documentano lo stato di incuria nell'area

Ennesima segnalazione di degrado urbano ad Asti. Questa volta i riflettori si accendono sulla zona sud della città, in particolare nell'area compresa tra il Movicentro e la rotonda di corso Venezia, un punto di snodo ricorrente per chi arriva dalla stazione ferroviaria. A documentare la situazione è un nostro lettore, che ha inviato una serie di fotografie eloquenti non solo alla nostra redazione, ma anche agli uffici del Comune.

Le immagini mostrano uno scenario di incuria e abbandono: marciapiedi con autobloccanti divelti e sconnessi, che rendono difficoltoso e pericoloso il passaggio dei pedoni; erbacce che crescono indisturbate ai bordi delle strade e nelle aiuole; rifiuti abbandonati e persino un ramo che ostruisce un percorso pedonale. 

Questa segnalazione, purtroppo, non è un caso isolato. Infatti non è la prima volta che documentiamo questa tipologia di problematiche, purtroppo comune a varie parti della città. La speranza è che gli Uffici preposti si attivino celermente per ripristinare il decoro urbano e garantire la sicurezza dei passanti. La situazione attuale, infatti, non solo danneggia l'immagine della città, ma crea anche disagi tangibili per quanti frequentano quotidianamente l'area.

Redazione

Leggi tutte le notizie di VIVIAMO IN UN POSTO BELLISSIMO ›

Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium