Solidarietà | 19 giugno 2025, 10:22

“Liberi di scegliere se migrare o restare?”

Il Report Migrantes 2024 accende i riflettori su diritti negati, politiche restrittive e un’Europa che dimentica l’accoglienza

Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin

Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin

“Bisogna dirlo con chiarezza: c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave”. Sono parole di Papa Francesco, riportate nell’introduzione dell’ottava edizione del Rapporto sul diritto d’asilo della Fondazione Migrantes, presentato ieri sera al Foyer delle famiglie di Asti da Mariacristina Molfetta, una delle due curatrici del volume. Accanto a lei, a moderare e introdurre l’incontro,  Daniela Iavarone, con Paolo Marchetti rappresentante dell' ufficio diocesano della Pastorale Migranti. Era presente in sala anche il vescovo di Asti, monsignor Marco Prastaro.


Una storia lunga otto anni

L'incontro è iniziato con una panoramica storica dei precedenti rapporti. Dal 2017 ad oggi, ogni edizione ha seguito un filo rosso tracciato dalle parole e dagli appelli del Papa per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. "Ogni anno – ha raccontato Molfetta – il focus si è spostato da minori non accompagnati a politiche di accoglienza, dai respingimenti sistemici al fallimento delle norme europee, fino ad arrivare a oggi, con una domanda sempre più urgente: le persone in fuga hanno davvero la libertà di scegliere se restare o migrare?"

La risposta, suggerita dal titolo del volume, è un grande punto interrogativo.


Un’Europa sempre più blindata

Nel 2024, la soglia dei 120 milioni di persone in fuga nel mondo è stata superata. “E mentre le crisi aumentano, la risposta dei governi europei è sempre la stessa: più barriere, più frontiere, meno accoglienza”, ha detto Molfetta. Con il nuovo Patto europeo su migrazione e asilo, approvato poco prima delle elezioni europee di aprile, l’UE rafforza le pratiche di detenzione alle frontiere, anche per famiglie con minori, e accelera le procedure di respingimento verso Paesi ritenuti “sicuri”, anche quando sicuri non lo sono affatto.

"Un patto che – ha sottolineato la relatrice – si pone in netto contrasto con le convenzioni internazionali sui diritti umani, con la Costituzione italiana e con la stessa dottrina sociale della Chiesa".


L’accoglienza che discrimina

Il report denuncia una realtà sdoppiata e ipocrita: l’accoglienza generosa e rapida riservata ai profughi ucraini nel 2022 non è stata estesa a chi fugge da Siria, Sudan, Afghanistan o Gaza. “È giusto che gli ucraini abbiano avuto accesso a protezione, cure, scuola e lavoro. Ma perché tutto questo è stato negato ad altri?” ha chiesto Molfetta, facendo notare la palese violazione del principio di non discriminazione.

Il 2023 ha visto peggiorare ulteriormente la situazione: i cosiddetti decreti d’urgenza hanno escluso gli adulti richiedenti asilo dal sistema SAI (accoglienza istituzionale), ma la parte più drammatica riguarda i minori stranieri non accompagnati: spesso, con semplici perizie sommarie, vengono considerati maggiorenni e collocati in centri per adulti, privi di tutela legale e supporto psicologico.

Le leggi non fermano la speranza

“Non è con i respingimenti o la militarizzazione dei confini che fermeremo le migrazioni”, ha ribadito Molfetta con tono fermo, citando ancora il Pontefice recentemente scomparso: Lo otterremo invece aprendo vie legali e sicure, governando il fenomeno in nome della giustizia e della solidarietà”.

Una visione che si scontra con le scelte del nostro governo e dell’Unione europea: dal protocollo con l’Albania alla criminalizzazione delle ONG, le recenti politiche sembrano ignorare il quadro costituzionale e umanitario che dovrebbe guidare l’accoglienza.

Alessandro Franco

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90 secondi di salute & wellness

a cura delle dott.sse Melika Myftaraj e Marta Turello

Nutrizionista e farmacista, ogni giorno offriamo consigli alle persone, convinte che la consapevolezza sia il primo passo per prendersi cura di sé. In questa rubrica vogliamo dunque raccogliere e condividere informazioni chiare, corrette e aggiornate su varie tematiche legate al mondo della salute e del benessere.

Per domande o approfondimenti scrivere a direttore@lavocediasti.it

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