Attualità | 09 luglio 2025, 16:00

Valentina Soriani, campionessa nella vita e nella pallavolo, lascia temporaneamente l'ospedale di Asti per inseguire il sogno della Serie A2 [INTERVISTA]

La forte centrale astigiana in forza alla Medicina del Cardinal Massaia, in aspettativa per giocare nella PanBiscò Leonessa Altamura

Valentina Soriani con Paolo Indiveri pres. Regionale Fipav

Valentina Soriani con Paolo Indiveri pres. Regionale Fipav

Valentina Soriani, infermiera astigiana di 35 anni, rappresenta un esempio straordinario di come sia possibile eccellere in due ambiti così diversi ma complementari: la sanità e lo sport ad alto livello. 

Nata il 13 agosto 1989 ad Asti, in forza all'impegnativo reparto di Medicina al Cardinal Massaia ha recentemente preso una decisione coraggiosa che segna una svolta nella sua già brillante carriera sportiva.

Una carriera tra corsie e campi da gioco

Alta 181 cm, Soriani è considerata una delle centrali più forti della Serie B2, come testimoniano i numerosi riconoscimenti individuali ottenuti, tra cui il premio di miglior centrale alle Final Four di Coppa Italia di Serie B2 sia nel 2023 che nel 2024. La sua carriera pallavolistica è costellata di successi e promozioni che l'hanno portata a vestire maglie prestigiose in tutta Italia.

Dal 2010 al 2016 ha militato nella Fenera Chieri, conquistando un campionato di B2 e per cinque anni consecutivi quello di B1, ottenendo la promozione in Serie A2 nel 2015. Successivamente ha giocato in Serie A2 con la Bre Banca San Bernardo Cuneo, per poi passare alla Play Asti e alla VBC Savigliano.

L'esperienza più recente con l'Acrobatica Group Alessandria è stata particolarmente significativa: protagonista di una stagione di vertice, ha raggiunto la finale playoff promozione e si è distinta nella final four di Coppa Italia con prestazioni di alto livello, come i 19 punti segnati in semifinale contro la Star Volley Bisceglie.

La svolta: aspettativa dall'ASL per la PanBiscò Leonessa Altamura

Nel 2024, Soriani ha fatto una scelta che potrebbe sembrare rischiosa ma che rappresenta la naturale evoluzione della sua carriera sportiva. Ha chiesto un'aspettativa dal suo lavoro di infermiera all'Asl di Asti per dedicarsi completamente alla nuova avventura con la PanBiscò Leonessa Volley Altamura, squadra che punta alla promozione e che ha chiuso il mercato proprio con il suo arrivo.

Il suo stile di gioco è caratterizzato da una media realizzativa molto elevata (circa 17 punti a partita nella scorsa stagione), ottime doti di "monster blocker" e una presenza tecnica e fisica che la rendono un punto di riferimento per la categoria. La sua esperienza e il suo curriculum, ricco di promozioni e premi individuali, la rendono una delle giocatrici più ambite e rispettate nei campionati nazionali di volley femminile.

Il direttore generale dell’Asl di Asti, Giovanni Gorgoni, ha espresso il proprio apprezzamento per Valentina Soriani, complimentandosi per la determinazione con cui è riuscita a coniugare il proprio impegno professionale con il raggiungimento di importanti traguardi sportivi.

"Lo sport è un pilastro fondamentale per la salute, sia mentale che fisica, a tutte le età – ha dichiarato Gorgoni – e rappresenta uno strumento prezioso nella strategia per l’invecchiamento attivo e la prevenzione delle fragilità. In quest’ottica – ha aggiunto – rafforzeremo ulteriormente il ruolo dei Gruppi di Cammino, una risorsa capillare e partecipata che coinvolge tutta la provincia".

Proprio per la sua esperienza unica nel conciliare lavoro e attività sportiva ad alto livello, Valentina Soriani sarà uno dei volti della nuova campagna di comunicazione che l’Asl AT lancerà nei prossimi mesi. "Sarà una delle nostre testimonial – ha annunciato Gorgoni – perché rappresenta al meglio i valori che vogliamo promuovere: benessere, determinazione, equilibrio tra corpo e mente".

Abbiamo voluto farci raccontare le sue esperienze e le sue emozioni.

Che emozioni stai vivendo di fronte a questa nuova avventura con PanBiscò Leonessa Volley Altamura?

Sono molto emozionata, ho vissuto con questa società un'esperienza sportiva incredibile nell'anno appena passato, abbiamo perseguito obiettivi ambiziosi e li abbiamo raggiunti: promozione in serie B1, accesso alla Final Four di Coppa Italia, posizionandoci terzi in tutta Italia, e personalmente il mio premio individuale ( per il secondo anno consecutivo, anche se con squadre diverse) di Miglior Centrale di Coppa Italia di B2. Poter proseguire il percorso con questa società e con la mia squadra mi rende felice, orgogliosa e molto riconoscente di essere stata scelta, ancora una volta.

Come sei arrivata a prendere la decisione di chiedere un'aspettativa dal tuo lavoro come infermiera all'Ospedale Cardinal Massaia?

Non è stata una scelta facile, perché far coincidere carriera professionale e sportiva è spesso una impresa ardua, ed è stato molto difficile far procedere entrambe i percorsi senza venir meno agli impegni e perseguendo sempre il massimo in entrambi gli ambiti; ad un certo punto però ho compreso che se volevo fare esperienze più ambiziose avrei dovuto avere più tempo a disposizione, da qui la scelta di chiedere l'aspettativa per concedermi ancora le mie possibilità in campionati di alto livello, e colgo l'occasione per ringraziare la dirigenza ASL che mi ha permesso tutto questo.

C'è un particolare episodio nel tuo percorso professionale, come infermiera o pallavolista, che ti ha dato la spinta per accettare questa sfida sportiva lontano da casa?

Nel mio secondo anno in Alessandria Volley abbiamo partecipato alle Final Four di Coppa Italia di serie B, e in quell'occasione ho vinto il premio individuale come Miglior Centrale della manifestazione, questo riconoscimento mi ha regalato una grande emozione e fiducia, perché oltre al premio ho ricevuto tanti messaggi da amici e colleghi, che mi incoraggiavano a seguire la mia passione nonostante tutte le difficoltà quotidiane, e questo mi ha dato forza per continuare con determinazione il mio percorso nello sport, che mi ha portato addirittura ad una realtà fuori regione come la PanBiscò Leonessa Volley.

Come hai bilanciato negli anni la tua carriera nel settore sanitario con quella sportiva ad alto livello?

Ovviamente decidere di fare quel tipo di vita significa fare dei sacrifici, ma è anche vero che quando lo si fa per una passione sportiva autentica non è così pesante, diventa uno stile di vita; inoltre, senza la collaborazione dei miei colleghi e della mia coordinatrice dottoressa Debora Bologna probabilmente nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile.

Quali competenze acquisite come infermiera credi ti abbiano aiutato in campo, e viceversa?

Sicuramente lo spirito di squadra e la capacità di collaborare accomunano molto l'ambito infermieristico e sportivo, sono due caratteristiche fondamentali che ho sempre portato con me, in reparto mi sono sempre sentita parte di una squadra che persegue un obiettivo comune.

Quali sono gli obiettivi sportivi che speri di raggiungere con il tuo nuovo club questa stagione?

La mia società ha deciso, dopo la promozione sul campo in B1 conseguita nella scorsa stagione, di acquisire il titolo sportivo di serie A2, ora aspettiamo solo la conferma dalla Lega Pallavolo Serie A e in quel caso cercheremo di guadagnarci la salvezza in questo campionato ambizioso e di assoluto livello, dimostrando di meritarlo sul campo.

In che modo lavorerai per integrarti velocemente nel roster della PanBiscò Leonessa Volley Altamura e mettere al servizio della squadra la tua esperienza di centrale?

Mi sono promessa di mettere tutto il cuore, la passione e il mio impegno al servizio della squadra per vivere al massimo questa nuova grande avventura; penso che sarà fondamentale essere se stessi in modo autentico fin da subito per fare gruppo e insieme raggiungere gli obiettivi della società come squadra e non come somma di individualità.

Hai pensato al futuro? Dove ti vedi tra qualche anno: più orientata verso la pallavolo, o tornerai a tempo pieno in ambito sanitario?

Domanda molto delicata, la pallavolo fa parte della mia vita da che ho memoria e mi ha cambiato e migliorato come persona, quindi credo che rimarrà per sempre nella mia vita, ma in quale modo o forma non lo so; nel prossimo futuro tornerò in ambito sanitario perché non ho mai smesso di sentirmi anche infermiera.

C'è un messaggio che vorresti dare ai giovani che cercano di conciliare una doppia carriera, sul tuo esempio?

Forse l'unico messaggio che vorrei passare è quello di non scoraggiarsi, e di credere in se stessi nella vita professionale come in quella sportiva, perché per quanto arduo e difficile possa sembrare un progetto o un sogno, se si tenta con determinazione e dedizione, si può vincere la posta in palio piu alta…. La nostra felicità.

Un esempio di determinazione e passione

La storia di Valentina Soriani rappresenta un modello ispiratore per tutti coloro che credono sia possibile perseguire i propri sogni senza rinunciare alla propria identità professionale. La sua scelta di prendersi un'aspettativa dall'ospedale Cardinal Massaia non è solo una pausa dal lavoro, ma un investimento coraggioso nel proprio futuro sportivo.

Con la prospettiva di giocare in Serie A2 con la PanBiscò Leonessa Altamura, Soriani si prepara ad affrontare la sfida più importante della sua carriera, portando con sé l'esperienza maturata sia sui campi da gioco che nelle corsie ospedaliere. La sua determinazione nel conciliare due vocazioni così diverse dimostra che con passione e sacrificio è possibile raggiungere traguardi straordinari in ogni ambito della vita. Il suo messaggio ai giovani risuona come un incoraggiamento universale: non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e credere sempre in se stessi, perché la felicità è la posta in palio più alta che si possa vincere.

In bocca al lupo Valentina!

Betty Martinelli

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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