Attualità | 01 agosto 2025, 11:40

Un centenario sempre 'sul pezzo' a Canelli, una storia di attività e impegno

Mario Aliberti festeggia i 100 anni circondato dalla comunità di Sant'Antonio

I festeggiamenti per Mario

I festeggiamenti per Mario

Cento anni di vita, una memoria cristallina e la voglia di rimanere sempre informato su tutto quello che accade nel mondo. Mario Aliberti ha raggiunto il traguardo del secolo di vita e lo ha celebrato nel modo che più gli è congeniale: circondato dalle persone che conosce da sempre, quelle della piccola borgata di frazione Sant'Antonio di Canelli dove ha trascorso tutta la sua esistenza.

Celibe e senza figli, Mario ha voluto che la festa per il suo compleanno diventasse un momento di condivisione con l'intera comunità locale. Una scelta che racconta molto del carattere di quest'uomo che, nonostante l'età veneranda, continua a mantenere uno sguardo vigile e partecipe sulla realtà che lo circonda.

Una vita dedicata alla terra

La storia di Mario Aliberti si intreccia indissolubilmente con quella della frazione Sant'Antonio, dove ha sempre vissuto svolgendo l'attività di agricoltore fino a pochi anni fa. Solo recentemente si è "ritirato" dalle fatiche più pesanti dei campi, ma non ha mai smesso di prendersi cura del suo orto di casa, testimonianza di un legame profondo e mai interrotto con la terra che ha coltivato per decenni.

La sua memoria, rimasta completamente intatta nonostante l'età, custodisce un patrimonio di ricordi che attraversano quasi un secolo di storia. Mario ricorda con precisione di essere stato il primo canellese ad acquistare una moto 150 cc di cilindrata nel 1956, un particolare che testimonia il suo spirito pionieristico e la sua apertura verso le novità tecnologiche dell'epoca.

Testimone della storia

Tra i ricordi più vividi che Mario conserva c'è quello del 6 agosto 1945, quando un vicino di casa gli annunciò che "avevano buttato in Giappone una bomba che aveva fatto tanti morti". Un momento storico, quello dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima, che ha segnato indelebilmente la memoria collettiva e che Mario ricorda con la stessa lucidità di ieri.

La sua curiosità per il mondo non si è mai spenta con l'avanzare degli anni. Ancora oggi segue attentamente il telegiornale e le trasmissioni di informazione, dimostrando un interesse genuino per l'attualità e una voglia di rimanere connesso con gli eventi contemporanei. "Ama essere informato di tutto", raccontano chi lo conosce bene, sottolineando come questa caratteristica sia rimasta una costante della sua personalità centenaria.

A rendere ancora più speciale la celebrazione del centesimo compleanno è arrivato anche il riconoscimento ufficiale delle istituzioni. Il vicesindaco di Canelli, Mauro Stroppiana, si è recato personalmente a fare gli auguri al neo-centenario a nome dell'intera città, consegnandogli una pergamena che lo proclama "patriarca della Provincia di Asti".

Il riconoscimento porta la firma del presidente della Provincia, Maurizio Rasero, e del consiglio provinciale, rappresentando un omaggio formale a una vita lunga e piena, vissuta sempre nello stesso territorio e diventata punto di riferimento per l'intera comunità locale.

Un esempio di longevità attiva

La storia di Mario Aliberti rappresenta un esempio significativo di come sia possibile attraversare un secolo di vita mantenendo intatta non solo la memoria, ma anche la curiosità e l'interesse per il mondo circostante. La sua scelta di festeggiare il traguardo dei 100 anni insieme alla comunità della borgata racconta di legami profondi e autentici, costruiti nel tempo attraverso una presenza costante e partecipe. Una vicenda che assume un valore simbolico di chi sa radicarsi al suo territorio, diventandone custode di memoria e testimone vivente di un secolo di trasformazioni.

Redazione

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