Attualità | 02 agosto 2025, 12:08

Strage di Bologna, Asti ricorda Mauro Alganon nei giardini a lui dedicati [Galleria fotografica]

Rasero: “Una destra estrema che rinneghiamo. È giusto riunirci e passare un messaggio di compattezza e di unità indipendentemente dalle ideologie politiche”

Targa commemorativa dedicata a Mauro Alganon (ph. Efrem Zanchettin)

Targa commemorativa dedicata a Mauro Alganon (ph. Efrem Zanchettin)

Era il 2 agosto 1980 e Mauro aveva solo 22 anni. Si trovava alla stazione di Bologna per dirigersi a Padova e poi a Venezia con un amico. Il treno ad Asti era in ritardo, il che li fece arrivare un’ora dopo a Bologna; persero la coincidenza e per questo rimasero in sala d’aspetto.
Avevano con sé delle borse, fra cui la loro amata macchina fotografica, e proprio per non lasciarla incustodita si davano il cambio per andare a prendere una boccata d’aria. 
Un gesto così semplice fu fatale per Mauro: era il suo turno per restare nella sala d’attesa quando un boato spezzò 85 vite, tra cui la sua. L’amico ne uscì illeso e chiamò casa per dire che si era salvato, ma che di Mauro non sapeva più nulla.


La commemorazione

Come ogni anno, Mauro e le altre 84 vittime della strage di matrice neofascista vengono ricordate in una cerimonia che si tiene ai giardini che prendono il suo nome. 

“Cade di sabato come in quel 2 agosto del 1980, dove si è consumato alle 10:25 quello che è il più grave atto terroristico dal dopoguerra ad oggi” ha affermato il sindaco Maurizio Rasero
Ormai da un po’ di anni gli astigiani e le massime autorità si riuniscono nei giardini Alganon in questa giornata insieme la sorella e i nipoti di Mauro - che anche quest’anno non hanno mancato - per ricordare la vita spezzata del giovane Mauro.

“Un atto vile che forse segna il momento apicale della strategia del terrorismo nel nostro Paese durante quegli anni”.

L’attribuzione fu subito conferita alla destra neofascista, ma solo 5 anni dopo iniziarono le condanne, alcune ancora assegnate nel 2007 e solo nel 2020 la Procura generale di Bologna ha stabilito Paolo Bellini (facente parte di Avanguardia Nazionale) come esecutore insieme agli altri precedentemente condannati come mandanti, finanziatori ed esecutori.
 

L'insegna nel parco

Sotto richiesta della famiglia Alganon, è stato affisso un cartello commemorativo all’ingresso principale del parco siccome la targa marmorea era sistemata in un punto che ne ostacolava la visibilità anche per via del verde del parco.
“È un cartello modesto, ma auspico che possa far domandare ai giovani: chi è Alganon? Cosa gli è accaduto?”.

Il senso di comunità

È intervenuto il neo eletto Capo di Gabinetto della Prefettura di Asti, Giuseppe Recupero: “Anche se alla fine degli anni di piombo e del terrorismo, la strage colpito con forza e crudeltà. Dobbiamo imparare, capire cos’è successo e ricordare”.
Non è stato presente solo lo Stato - ha sottolineato Recupero - ma soprattutto la comunità. 
“La comunità bolognese ha dimostrato di esserci e di dare supporto”, facendo l’esempio di un ottico che si era messo a disposizione per fornire occhiali a coloro tra i più di 200 feriti che ne avevano subito la rottura durante l’attentato.

Si è poi svolto come di consueto il minuto di silenzio accompagnato dal suono della tromba.

Giulia Frontino

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Vacanze Astigiane

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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