Attualità | 19 agosto 2025, 17:57

Boom di richieste per Piemove: oltre 6.500 studenti hanno aderito nelle prime 24 ore

Oltre 6.500 adesioni in un solo giorno per la nuova tessera gratuita destinata agli universitari under 26 del Piemonte

Boom di richieste per Piemove: oltre 6.500 studenti hanno aderito nelle prime 24 ore

Un successo oltre ogni aspettativa per Piemove, la nuova tessera della Regione Piemonte che consente agli studenti universitari under 26 di viaggiare gratuitamente a bordo dei mezzi pubblici nei capoluoghi che hanno aderito all’iniziativa.

A meno di un giorno dall’apertura delle registrazioni, avvenuta alle 10 di lunedì 18 agosto, si contano già 6.528 richieste. Di queste, ben 4.900 arrivano dagli studenti dell’Università di Torino e 1.630 dal Politecnico. Per l’Università del Piemonte Orientale, invece, l’accesso sarà possibile dal mese di settembre.

Tra i richiedenti, 1.370 studenti riceveranno a casa la nuova tessera Piemove, mentre per gli altri il titolo di viaggio è stato caricato direttamente sulla Carta Bip già in loro possesso.

Una misura sperimentale finanziata dalla Regione

Il progetto è sostenuto dalla Regione Piemonte con oltre 37 milioni di euro, provenienti da fondi ministeriali, dal contributo degli atenei piemontesi (UniTo, PoliTo e UPO) e dal sostegno delle Fondazioni Compagnia di San Paolo e CRT.

Si tratta di una misura sperimentale e unica in Italia, che potrà essere ampliata ad altri partner e università private riconosciute.

"I numeri delle prime ventiquattro ore confermano la portata innovativa e strategica di Piemove" – hanno dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme al vicepresidente Elena Chiorino e agli assessori Marco Gabusi e Matteo Marnati – "Questa iniziativa centra il duplice obiettivo di promuovere il trasporto pubblico e di rafforzare il diritto allo studio, rendendo il Piemonte sempre più attrattivo per studenti da tutta Italia".

L’entusiasmo di atenei e fondazioni

Grande soddisfazione è stata espressa dai rettori delle università coinvolte.

Stefano Geuna, rettore dell’Università di Torino, ha sottolineato come l’iniziativa migliori la vita universitaria e favorisca la partecipazione degli studenti alla vita cittadina.

Stefano Corgnati, rettore del Politecnico, ha evidenziato la valenza ambientale della misura, pienamente coerente con la strategia “green” dell’ateneo.

Menico Rizzi, rettore dell’Università del Piemonte Orientale, ha definito Piemove "un’opportunità concreta" per la mobilità studentesca.

Anche le fondazioni bancarie hanno rimarcato il valore dell’iniziativa: Marco Gilli (Compagnia di San Paolo) l’ha paragonata a misure già presenti nei campus internazionali, mentre Anna Maria Poggi (Fondazione CRT) ha sottolineato come abbatta barriere economiche e incentivi scelte sostenibili.

Come funziona Piemove

Possono richiedere la tessera tutti gli studenti universitari iscritti a un ateneo piemontese, residenti e non, con ISEE fino a 85.000 euro.

Il titolo consente viaggi illimitati per 12 mesi su tutta la rete urbana dei capoluoghi aderenti (Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli).

A Torino, l’abbonamento è valido anche su metropolitana, rete suburbana GTT e tratte ferroviarie interne al Comune fino a Grugliasco (dove sorgerà il nuovo Campus universitario). Chi possiede già un abbonamento Formula avrà lo sconto pari alla quota relativa alla rete urbana.

La richiesta va effettuata tramite la piattaforma bip.piemonte.it, con SPID o CIE. Gli studenti possono scegliere se caricare il titolo gratuito sulla Carta Bip, sulla tessera universitaria del Politecnico o riceverlo direttamente a casa.

È prevista una verifica semestrale dei requisiti, compreso l’utilizzo effettivo (almeno 60 timbrature all’anno).

Per maggiori informazioni e FAQ: Regione Piemonte – Tessera Piemove

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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