In correlazione al caldo estivo, aumenta significativamente il rischio di incorrere in disturbi gastrointestinali causati da alimenti contaminati da microrganismi o dalle loro tossine. Molto spesso, le attente misure di sicurezza adottate lungo la filiera produttiva vengono vanificate dal comportamento dei consumatori nelle fasi di acquisto, conservazione e preparazione domestica.
È fondamentale ricordare che un alimento confezionato mantiene le sue caratteristiche di sicurezza solo fino a quando la confezione rimane integra e viene conservato secondo le indicazioni del produttore. Anche prodotti sterilizzati come il tonno sott'olio, una volta aperti, possono essere contaminati da utensili o dall'ambiente, andando incontro a un rapido deterioramento che può portare alla produzione di sostanze tossiche come l'istamina. Per questo, conserve a base di latte, pesce o carne, dopo l'apertura, devono essere riposte in frigorifero e consumate entro tre giorni.
Il problema è globale: è stato stimato che ogni anno 1,8 milioni di persone muoiono a causa di malattie gastrointestinali, la maggior parte delle quali attribuibili al consumo di cibo o acqua contaminati. Un'adeguata preparazione degli alimenti è quindi in grado di prevenire gran parte di questi episodi. Per aiutare i cittadini a proteggersi, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha stilato i "cinque punti chiave per alimenti più sicuri".
Ecco le regole fondamentali da seguire:
1. Acquistare alimenti sicuri e freschi Durante la spesa, è cruciale prestare attenzione ai dettagli. Per gli alimenti deperibili, bisogna sempre valutare le date di scadenza, indicate dalla dicitura "da consumarsi entro". È importante anche verificare l'igiene e le temperature di esposizione dei prodotti: idealmente tra 4 e 7 °C per i refrigerati e -18 °C per i surgelati. La presenza di brina su questi ultimi può indicare problemi nella catena del freddo. Infine, è necessario evitare l'acquisto di confezioni danneggiate (aperte, rotte, gonfie o arrugginite) e di alimenti che appaiono alterati nel colore, nell'odore o nella consistenza.
2. Tenere gli alimenti alla giusta temperatura La gestione della temperatura inizia subito dopo l'acquisto. I cibi congelati, surgelati e refrigerati andrebbero comprati per ultimi e trasportati in borse termiche, mantenendo breve il tragitto verso casa. A casa, il frigorifero deve essere regolato per mantenere una temperatura ottimale di 4 °C. Ricordiamo che la parte più fredda è generalmente quella più bassa, sopra il cassetto delle verdure. I cibi cotti non vanno mai lasciati a temperatura ambiente a lungo: se non consumati subito, devono essere raffreddati rapidamente prima di essere riposti in frigo. Per scongelare correttamente un alimento, è necessario trasferirlo dal congelatore al frigorifero con sufficiente anticipo, evitando di lasciarlo a temperatura ambiente.
3. Abituarsi alla pulizia L'igiene è una barriera fondamentale contro le contaminazioni. È indispensabile lavare le mani con detergente prima di iniziare a cucinare e ogni volta che si passa da un tipo di alimento a un altro (ad esempio, da carne cruda a verdura). Le superfici di lavoro e i taglieri vanno puliti con acqua calda e detersivo dopo ogni uso; è buona norma utilizzare taglieri diversi per gli alimenti crudi e per quelli già cotti. Anche spugne e canovacci richiedono attenzione: vanno puliti di frequente e sostituiti regolarmente. Infine, frutta e verdura da consumare crude devono essere lavate con cura.
4. Far cuocere bene gli alimenti La cottura è uno dei metodi più efficaci per eliminare i microrganismi pericolosi. È essenziale cuocere e riscaldare gli alimenti a temperature elevate. Alcuni cibi, come il pollame, i polpettoni o gli arrosti arrotolati, non devono mai essere serviti "al sangue", ma devono risultare completamente cotti anche al centro. Se si utilizza il forno a microonde per riscaldare, è bene ricordare che il calore potrebbe non essere uniforme, quindi è consigliabile usare porzioni piccole e mescolare il cibo a metà cottura.
5. Separare gli alimenti crudi da quelli cotti Per evitare la cosiddetta cross-contaminazione, è fondamentale tenere separati i cibi crudi da quelli cotti o pronti al consumo, sia durante la preparazione sia durante la conservazione in frigorifero. Non bisogna mai utilizzare lo stesso tagliere o gli stessi utensili per entrambi senza averli prima lavati accuratamente. In frigorifero, le carni crude vanno conservate in contenitori impermeabili per evitare che i loro succhi possano gocciolare e contaminare altri alimenti.
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