La città si sveglia con il cuore che batte più forte: oggi, domenica 7 settembre, Asti corre il Palio del 750° anniversario, la corsa che affonda le sue radici nel 1275 e che da allora accompagna la storia e l’identità della comunità. Non sarà solo una giornata di festa, ma un viaggio lungo sette secoli e mezzo, dal racconto di Guglielmo Ventura fino al colpo di mortaretto che nel pomeriggio darà il via alla finale in piazza Alfieri.
Guglielmo Ventura, il primo a raccontarlo
La memoria scritta del Palio di Asti si deve al mercante e cronista Guglielmo Ventura, autore del Memoriale de rebus gestis civium Astensium. Proprio nelle sue pagine si trova la prima testimonianza certa della corsa, datata 10 agosto 1275. In quel giorno, dopo un’incursione militare ad Alba, gli astigiani decisero di correre il Palio sotto le mura della città nemica. Ventura scrisse: "Prope eorum portas palius Astensis cursus fuit, sicut fieri solet Ast in festo beati Secundi" ovvero: "Vicino alle loro porte si corse il Palio Astese, come suole farsi ad Asti nella festa di San Secondo".
In poche righe, Ventura ci consegna un doppio patrimonio: da un lato il ricordo di un evento militare, dall’altro la certezza che già nel XIII secolo il Palio era tradizione viva e legata al culto del patrono cittadino.
Alfieri e la corsa eterna
Molti secoli dopo, un altro grande astigiano, Vittorio Alfieri, celebrò con i suoi versi l’attimo che precede la partenza: "Eccoli al teso canape schierati; con altri assai, ma in lor presenza alteri, né badan pure a que’ minor corsieri, sol l’un l’altro emulando in vista irati". Parole che, pur scritte per altri scenari, raccontano ancora oggi l’attesa elettrica e l’orgoglio che si respirano in piazza Alfieri.
Il programma del giorno di festa
La mattina si aprirà con la benedizione dei cavalli e dei fantini nelle parrocchie cittadine. Alle 11 in piazza San Secondo è la volta degli sbandieratori dell’A.S.T.A., seguiti dall’iscrizione ufficiale delle accoppiate all’Albo Pretorio.
Alle 14 si muoverà il Corteo Storico, un fiume di oltre milleduecento figuranti che percorre il centro cittadino riportando in vita atmosfere medievali.
Dalle 16 sarà il Capitano del Palio, Gianbattista Filippone, a chiedere al sindaco Maurizio Rasero la licenza di correre: da quel momento scatteranno le batterie eliminatorie. Intorno alle 17.30, il sorteggio determinerà l’ordine d’ingresso al canapo per la finale delle 18, quando la piazza esploderà nell’attesa della corsa più amata.
La giornata si chiuderà con la cerimonia della bandiera in piazza San Secondo: i colori del vincitore verranno issati sulla facciata del Palazzo Civico e resteranno a dominare la città per un anno intero.
Biglietti e accessi
Nonostante il sold out per le tribune sarà possibile acquistare i biglietti per il parterre. La biglietteria in via Leon Grandi rimarrà aperta fino alle 16.
Una corsa che unisce secoli
Oggi, nel cuore di Asti, non si corre solo una gara di cavalli. Si celebra un rito che ha attraversato guerre, carestie, cambi di secolo e che ancora oggi, sicut fieri soler, si rinnova come sempre. Il Palio del 750° anniversario è la prova che la città non dimentica il suo passato, ma lo trasforma in forza, memoria e identità condivisa.