Mostre | 17 settembre 2025, 18:00

Nizza Monferrato inaugura “Ri-connetersi” di Domenico Borrelli a Palazzo Crova

La mostra rientra nella seconda edizione di Germinale Monferrato Art Fest, con oltre 50 artisti coinvolti in 22 Comuni del Basso Monferrato

Sabato 20 settembre, alle 17, a Palazzo Crova di Nizza Monferrato verrà inaugurata la mostra di Domenico Borrelli “Ri-connetersi”, in occasione della seconda edizione della rassegna di arte contemporanea diffusa “Germinale Monferrato Art Fest”.

“Quest’anno anche la città di Nizza per gli 800 anni ha deciso di aderire all’iniziativa - ha spiegato il sindaco Simone Nosenzo - Siamo felici di partecipare a questa mostra e speriamo si sviluppi nei territori e che possa legare tutto l’astigiano”.

Le opere scultoree dell'artista, “Calice, Caraffante, Anfora e Bottiglia”, enigmatiche e alchemiche, sono realizzate in resina pigmentata e appartengono alla sua personale dimensione mitologica, che vuole rappresentare un’umanità rivelata solo in parte, come recipienti che annunciano l’energia vitale propria dell’uomo.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 12 ottobre. Inoltre, le iniziative della seconda edizione di Germinale-Monferrato Art Fest, dal titolo “Alimurgia. Nutrire lo sguardo e coltivare il pensiero”, si svolgono dall’11 settembre al 12 ottobre in altri 22 Comuni del Basso Monferrato coinvolgendo una cinquantina di artisti.

In occasione della mostra di Borrelli sabato 27 settembre, alle ore 17, si svolgerà un incontro nel giardino di Palazzo Crova con esperti e artisti sul tema “L’idea di arte nel paesaggio”.

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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