È tornata al centro del dibattito in Consiglio comunale ieri sera la complessa vicenda dei maxi conguagli richiesti ai residenti di Collina Volta, frutto di un contenzioso trentennale sulle indennità di esproprio legate agli alloggi PEEP della zona. A sollevare il tema è stato il consigliere Mario Malandrone, che ha presentato un'interrogazione dettagliata relativa a criticità, scadenze e preoccupazioni dei cittadini.
La vicenda giudiziaria e le notifiche ai residenti
A inizio 2024 la Corte d'Appello di Torino ha emesso una sentenza definitiva che impone al Comune di Asti di riscuotere i conguagli dovuti dagli assegnatari degli immobili PEEP Collina Volta, costruiti negli anni '80 su terreni di proprietà privata poi espropriati e oggetto di lunga disputa tra Comune e precedenti proprietari. Lo scontro legale riguardava la corretta valutazione dei terreni e il calcolo delle indennità da riconoscere agli espropriati. Nel tempo, la controversia si era intrecciata con diversi passaggi davanti a Corte d'Appello e Corte di Cassazione, sospendendo la richiesta di conguaglio ai cittadini finché non si arrivasse a una sentenza definitiva.
Con l'arrivo della sentenza a gennaio di quest'anno, il Comune ha avviato le procedure di riscossione delle somme dovute. Ai residenti sono arrivate notifiche per cifre tra i 15 e i 30 mila euro, con richiesta di pagamento entro 60 giorni. Le famiglie coinvolte si sono così trovate ad affrontare una situazione inedita e preoccupante, tanto per gli importi richiesti quanto per le tempistiche assai strette.
L'interrogazione di Malandrone
Il consigliere Mario Malandrone ha chiesto chiarezza su diversi aspetti: la natura dell'incontro del 27 maggio con i residenti, la possibilità di rateizzazione o agevolazioni, eventuali margini di mediazione e la base legale del calcolo delle somme. "C'è ovviamente preoccupazione per una cifra così ingente e per un termine di 60 giorni nel pagamento", ha sottolineato Malandrone, evidenziando anche "l'incertezza tra i cittadini coinvolti riguardo agli importi, ai criteri di calcolo, alle modalità di pagamento".
La risposta del sindaco Rasero
Il sindaco Maurizio Rasero ha voluto ricostruire i passaggi salienti: "A maggio abbiamo organizzato una riunione con tutti i cittadini, chi voleva poteva partecipare anche con l'amministratore di condominio o addirittura con il proprio avvocato. Il confronto è stato civile e costruttivo. Faccio i complimenti ai residenti che, pur ricevendo lettere con richieste di importi così alti dopo tutti questi anni, hanno mantenuto grande compostezza".
Rasero ha ricordato che il Comune "sta facendo quello che la legge impone", ribadendo che "purtroppo ci sono obblighi normativi e indicazioni dalla Corte dei Conti che non consentono discrezionalità. Siamo però impegnati a fare tutto quanto è possibile per venire incontro ai cittadini: la prima misura è stata la proroga della scadenza dei pagamenti, ora spostata a fine novembre per dare più tempo".
Da qui la promessa: "Cercheremo di valutare caso per caso la possibilità di rateizzazione, riduzioni sugli interessi e altre forme di agevolazione. Non vogliamo essere oppressivi".
Sul calcolo delle somme, il sindaco è stato fermo: "Chiederemo esattamente quanto la Corte dei Conti impone. Non un centesimo in meno: se non dovessimo riscuotere tutto, sarebbe il Comune a essere chiamato in causa. Comprendiamo l'assurdità della situazione, ma rappresentiamo un ente pubblico e dobbiamo comportarci secondo legge".
La soddisfazione della minoranza
"Le risposte del sindaco vanno nella direzione giusta", ha commentato Malandrone, "rispondono a quello che l'opposizione ha sollecitato: controllo sugli importi, verifica delle scadenze e disponibilità a individuare soluzioni per alleviare il peso su chi abita a Collina Volta. Mi dichiaro soddisfatto".