Attualità | 19 settembre 2025, 11:40

Canelli Crew, i giovani che animano la città

Tra eventi e iniziative, ragazzi e adulti insieme per rendere Canelli più viva

La Canelli Crew

La Canelli Crew

Da quasi un anno, un gruppo di giovani ha deciso di prendere parte alle iniziative della propria città, desiderosi di dare una mano alla vita del proprio paese. Così è nata la Canelli Crew, realtà che in sé raccoglie persone dai 14 anni fino all’età più adulta, unite dalla voglia di rendere Canelli più viva e coinvolgente.

Il gruppo

“L’idea è nata l’anno scorso, quando Stefania Castino ha deciso di creare questo gruppo, oggi ufficialmente chiamato Canelli Crew - racconta Giulia Scarlata - Questo gruppo aveva lo scopo di accogliere tutti i ragazzi che avessero voglia di attivarsi per ciò che riguardava il proprio paese, ovvero Canelli: manifestazioni, mostre, ciò che veniva organizzato dal Comune, quindi anche presentazioni e giornate dedicate. Lei aveva proprio piacere di creare questo spazio, c’è riuscita e ad oggi contiamo un bel numero di persone, chi più attive, chi meno, ma la cosa più bella, a parer mio, è che non c’è solo una fascia d’età: si parte dai 14 anni fino agli adulti”.

La volontà di formare ufficialmente questo gruppo all’interno della Pro loco città di Canelli, però, è arrivata durante la 24 ore dedicata agli scacchi dello scorso maggio, quando si è deciso di trovare il nome che identificasse l'iniziativa, trovando sostegno anche nel tessuto locale: “Ci teniamo a precisare – hanno sottolineato i ragazzi durante l’incontro - che le magliette che indossiamo ci sono state fornite da Roberto e Marco di Buffetti, che ce le hanno regalate tutte, dal primo all’ultimo pezzo”.

Con questo spirito di collaborazione, infatti, i ragazzi intendono proporsi come una forza attiva sul territorio, impegnandosi nella promozione turistica durante le varie iniziative.

“Per ciascun evento - spiega Stefania Castino - il nostro obiettivo è intanto di non lasciarli mai soli, ma tendenzialmente di farli lavorare a coppie, perché il fine ultimo è, come dicevano loro, quello di divertirsi e fare gruppo. Poi ciascuno si sceglie, nel limite del possibile, il compito che è più nelle sue corde”.

Ciò che rafforza ancor più il legame creatosi tra questi ragazzi e la propria città è la loro propositività. Infatti, come spiegano, è consueto che ognuno esponga le proprie idee su cosa abbia funzionato o meno in un evento, ragionando sul turismo, sulle attività, sullo studio della storia canellese. Il progetto, inoltre, è stato oggetto della tesina dell’esame di terza media di una ragazza del gruppo, rimasta colpita dallo spirito che si è venuto a creare.


Cittadinanza e territorio

Tra le esperienze raccontate si spazia dalla “caccia al tesoro delle bandiere arancioni” al teatro, dalle presentazioni sul tartufo e sul moscato fino all’animazione in piazza. Momenti che, per i partecipanti, sono stati anche occasioni di apprendimento e aggregazione: “Ti senti parte di quello che succede - raccontano alcuni membri - Poi gli eventi, le feste vissute da questo punto di vista sono molto più divertenti. Quindi, da Canelli Città del Vino dell’anno scorso, abbiamo deciso di rimanere e direi che ne è valsa la pena”.

Sul ruolo del gruppo, gli adulti oscillano tra il riconoscimento e una riflessione critica positiva. Romano Terzano, volontario del Musa (museo multimediale del Sud Astigiano), osserva: “Vedo con favore la partecipazione dei giovani che lavorano per il bene pubblico e trovano gratificazione, ciò vuol dire realizzazione delle immagini di sé, dell'autostima. Qui c'è il discorso anche di collegare il patrimonio che abbiamo”.

Anche per le istituzioni, l’attività è lodevole, come sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili Annamaria Tosti, che ha confermato l'impatto dell'iniziativa sull'educazione alla cittadinanza attiva: “Come insegnante, penso che la crew sia proprio una realizzazione pratica di quello che vuol dire essere cittadini attivi, responsabili, felici di rappresentare la loro città e di prendersene cura - prosegue - Come assessore alle Politiche giovanili, invece, penso che noi, come amministrazione, abbiamo il dovere di creare delle occasioni per questi ragazzi. È un modo per impegnarci a fare sempre di più, perché è giusto che i nostri ragazzi trovino una collocazione, qualcosa che li faccia stare bene a Canelli. È un impegno che dobbiamo portare avanti e potenziare sempre di più. Loro sono il volano e la pubblicità più bella: quando li vedi girare con queste magliette azzurre, fanno pubblicità da soli. Il loro sorriso e i loro colori bastano, non c’è bisogno d’altro”.

Con questo spirito, domani, per “Festa della Vendemmia”, i ragazzi saranno nuovamente all’opera, tra iniziative culturali e promozione del territorio, unendo divertimento e partecipazione per arricchire l’esperienza collettiva della città.

Francesco Rosso

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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