Da quasi un anno, un gruppo di giovani ha deciso di prendere parte alle iniziative della propria città, desiderosi di dare una mano alla vita del proprio paese. Così è nata la Canelli Crew, realtà che in sé raccoglie persone dai 14 anni fino all’età più adulta, unite dalla voglia di rendere Canelli più viva e coinvolgente.
Il gruppo
“L’idea è nata l’anno scorso, quando Stefania Castino ha deciso di creare questo gruppo, oggi ufficialmente chiamato Canelli Crew - racconta Giulia Scarlata - Questo gruppo aveva lo scopo di accogliere tutti i ragazzi che avessero voglia di attivarsi per ciò che riguardava il proprio paese, ovvero Canelli: manifestazioni, mostre, ciò che veniva organizzato dal Comune, quindi anche presentazioni e giornate dedicate. Lei aveva proprio piacere di creare questo spazio, c’è riuscita e ad oggi contiamo un bel numero di persone, chi più attive, chi meno, ma la cosa più bella, a parer mio, è che non c’è solo una fascia d’età: si parte dai 14 anni fino agli adulti”.
La volontà di formare ufficialmente questo gruppo all’interno della Pro loco città di Canelli, però, è arrivata durante la 24 ore dedicata agli scacchi dello scorso maggio, quando si è deciso di trovare il nome che identificasse l'iniziativa, trovando sostegno anche nel tessuto locale: “Ci teniamo a precisare – hanno sottolineato i ragazzi durante l’incontro - che le magliette che indossiamo ci sono state fornite da Roberto e Marco di Buffetti, che ce le hanno regalate tutte, dal primo all’ultimo pezzo”.
Con questo spirito di collaborazione, infatti, i ragazzi intendono proporsi come una forza attiva sul territorio, impegnandosi nella promozione turistica durante le varie iniziative.
“Per ciascun evento - spiega Stefania Castino - il nostro obiettivo è intanto di non lasciarli mai soli, ma tendenzialmente di farli lavorare a coppie, perché il fine ultimo è, come dicevano loro, quello di divertirsi e fare gruppo. Poi ciascuno si sceglie, nel limite del possibile, il compito che è più nelle sue corde”.
Ciò che rafforza ancor più il legame creatosi tra questi ragazzi e la propria città è la loro propositività. Infatti, come spiegano, è consueto che ognuno esponga le proprie idee su cosa abbia funzionato o meno in un evento, ragionando sul turismo, sulle attività, sullo studio della storia canellese. Il progetto, inoltre, è stato oggetto della tesina dell’esame di terza media di una ragazza del gruppo, rimasta colpita dallo spirito che si è venuto a creare.

Cittadinanza e territorio
Tra le esperienze raccontate si spazia dalla “caccia al tesoro delle bandiere arancioni” al teatro, dalle presentazioni sul tartufo e sul moscato fino all’animazione in piazza. Momenti che, per i partecipanti, sono stati anche occasioni di apprendimento e aggregazione: “Ti senti parte di quello che succede - raccontano alcuni membri - Poi gli eventi, le feste vissute da questo punto di vista sono molto più divertenti. Quindi, da Canelli Città del Vino dell’anno scorso, abbiamo deciso di rimanere e direi che ne è valsa la pena”.
Sul ruolo del gruppo, gli adulti oscillano tra il riconoscimento e una riflessione critica positiva. Romano Terzano, volontario del Musa (museo multimediale del Sud Astigiano), osserva: “Vedo con favore la partecipazione dei giovani che lavorano per il bene pubblico e trovano gratificazione, ciò vuol dire realizzazione delle immagini di sé, dell'autostima. Qui c'è il discorso anche di collegare il patrimonio che abbiamo”.
Anche per le istituzioni, l’attività è lodevole, come sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili Annamaria Tosti, che ha confermato l'impatto dell'iniziativa sull'educazione alla cittadinanza attiva: “Come insegnante, penso che la crew sia proprio una realizzazione pratica di quello che vuol dire essere cittadini attivi, responsabili, felici di rappresentare la loro città e di prendersene cura - prosegue - Come assessore alle Politiche giovanili, invece, penso che noi, come amministrazione, abbiamo il dovere di creare delle occasioni per questi ragazzi. È un modo per impegnarci a fare sempre di più, perché è giusto che i nostri ragazzi trovino una collocazione, qualcosa che li faccia stare bene a Canelli. È un impegno che dobbiamo portare avanti e potenziare sempre di più. Loro sono il volano e la pubblicità più bella: quando li vedi girare con queste magliette azzurre, fanno pubblicità da soli. Il loro sorriso e i loro colori bastano, non c’è bisogno d’altro”.
Con questo spirito, domani, per “Festa della Vendemmia”, i ragazzi saranno nuovamente all’opera, tra iniziative culturali e promozione del territorio, unendo divertimento e partecipazione per arricchire l’esperienza collettiva della città.