Attualità | 21 settembre 2025, 13:54

Bonus Vesta, click day tra polemiche e delusioni: “Una lotteria per pochi”

Dieci milioni di euro distribuiti in pochi minuti hanno scatenato indignazione, critiche politiche e dubbi sull’efficacia del click day come strumento di sostegno alle famiglie

Immagine generica

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Il bonus Vesta è già al centro del dibattito pubblico a causa della rapidità in cui sono stati distribuiti 10 milioni di euro a 10 mila famiglie piemontesi.

Un click day che ha indignato i molti cittadini che in pochi minuti, o anche meno, si sono visti scappare la possibilità di accedere ai fondi per sostenere i costi di accesso ai servizi per l'infanzia.

Il bonus Vesta, infatti, è stato assegnato in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare. Nello specifico: 1.200 euro per le famiglie con ISEE fino a 10.000 euro, estendibili fino a 40.000 euro in presenza di minori con disabilità. Per la fascia ISEE compresa tra 10 mila e 35 mila euro, il bonus è di mille  euro, mentre per chi rientra tra 35 mila e 40 mila euro ammonta a 800 euro. 

Inoltre, secondo una recente analisi dell'Ires Piemonte, basata su dati Istat e Inps, sono oltre 40 mila le famiglie piemontesi con un Isee al di sotto dei 10 mila euro e circa 148 mila quelle che rientrano nella soglia dei 40 mila euro

La grande indignazione di molte famiglie piemontesi

Il problema, però, è stato nella modalità. Ieri, a partire dalle 00.01, si è aperto ufficialmente il click day e pochissimi minuti dopo i fondi non erano più disponibili.

Questo modus operandi ha scatenato gran parte delle famiglie che necessitano del buono, ma che non hanno potuto accedervi: “È stata una lotteria una sorta di Squid game dove chi aveva il dito più veloce e soprattutto uno smartphone di ultima generazione vinceva - ha scritto una cittadina indignata - Una delusione totale”.

Ma non è la sola testimonianza reperibile. Sono stati creati gruppi Facebook, come "Genitori fuori dalla presa in giro del bonus vesta", ritenendo iniqua la modalità di assegnazione: “Ma se è un bonus per chi ne ha bisogno, può essere un metodo corretto di assegnazione?”, qualcuno si chiede, mentre non mancano le problematiche legate all’orario: “Ulteriore presa in giro è stata farci aspettare mezzanotte per questa farsa”, commenta un altro genitore.

Le critiche a livello Regionale

Anche per alcuni gruppi regionali il bonus Vesta si è rivelato più un problema che una soluzione.

Alleanza Verdi e Sinistra

Il gruppo Avs, tramite le consigliere Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro, ha dichiarato: "Questa notte in Piemonte migliaia di famiglie con figli piccoli e piccolissimi sono state coinvolte nella ignobile lotteria del Bonus Vesta. Le politiche sociali e a sostegno delle famiglie sono state ridotte da questa penosa destra a un "click day" per accaparrarsi le briciole messe a disposizione dalla Regione usando fondi europei, senza alcun criterio rispetto ai beneficiari: riceve il contributo chi è più fortunato, non chi ha più bisogno. È andata che la pagina si è attivata alle 00.00. Alle 00.01 in coda c'erano già oltre 30.000 persone. Alle 00.25 erano finiti i voucher - e anche la pazienza delle famiglie piemontesi, che, visto il numero di segnalazioni che stiamo ricevendo -, hanno capito di essere state prese in giro per mesi da Cirio e Marrone".

Partito Democratico

Aspre critiche sono arrivate anche dalla vicepresidente del consiglio del Comune di Torino, Ludovica Cioria (Pd), che sui social ha commentato: "La Regione Piemonte annuncia in pompa magna il Bonus Vesta per le famiglie. Alle 00.00 aprono le domande. Alle 00.25 finiscono i soldi disponibili. Alberto Cirio, basta mancette! Vogliamo i servizi! Date fondi alle famiglie invece che alle associazioni antiabortiste!".

A Cioria, si aggiungono anche le dichiarazioni della consigliera regionale Monica Canalis: “La lotteria odierna per accaparrarsi il bonus Vesta ha ricevuto moltissime domande, ascrivibili in maggioranza al ceto medio. Infatti, ben 7.000 richieste presentate sono in fascia Isee 10.000-35.000 euro e sul totale il 90% delle domande accolte sono di residenti con cittadinanza italiana, l’8% di residenti con cittadinanza europea e solo il 2% di stranieri extracomunitari. E’ la prova che il sistema dei bonus, che connota la Giunta Cirio sin dal precedente mandato, premia le persone più istruite e con maggiore autonomia nelle operazioni digitali e burocratiche, penalizzando invece i più poveri e privi di strumenti informatici". E ha aggiunto: "I bonus sono palliativi temporanei e per pochi. Sono specchietti per le allodole che distraggono dalle riforme vere sulle condizioni del lavoro".

E di Nadia Conticelli, consigliera, ma anche presidente del Pd Piemonte, che ha aggiunto: "I sussidi alle famiglie vanno erogati in base ai criteri socioeconomici e su una programmazione certa e definita, non a chi schiaccia prima il pulsante.  È umiliante che le famiglie abbiano dovuto passare la notte in attesa della riffa dell’assegno.  Il fondo Vesta per le famiglie è stato annunciato per mesi e ha creato molte aspettative pur nella sua nebulosità. Il presidente Cirio e la sua giunta continuano a fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini".

"La scelta di un click day per distribuire i fondi è inaccettabile - ha concordato Gianna Pentenero, presidente del gruppo Pd in Consiglio Regionale - perché non risponde ai bisogni delle famiglie: il buono andrà a chi è stato più fortunato. Le politiche sociali sono una cosa seria, non una lotteria! Episodi come quello di Vesta non fanno altro che far crescere la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, perché i cittadini e le cittadine questa mattina si sentono presi in giro, soprattutto dopo mesi di annunci".

Movimento 5 Stelle

Critiche anche dal Movimento Cinque Stelle: "La fiamma di Vesta si è spenta in mezz’ora. Complimenti al presidente Cirio e all’assessore Marrone per la lotteria farsa che hanno messo in scena stanotte, con migliaia di famiglie piemontesi che si sono collegate online per ricevere un aiuto economico dalla Regione Piemonte e avere un po’ di respiro nell’affrontare le spese per i propri figli, e invece sono rimaste totalmente a bocca asciutta. Era chiaro fin da subito che le risorse economiche stanziate dalla Giunta Cirio non sarebbero state sufficienti per coprire tutte le richieste. Come previsto il nome della misura, dai richiami nostalgici, era il problema minore. Presenteremo un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere come intendano rimediare a questo disastro, magari studiando una misura strutturale per garantire i sostegni a tutte le famiglie che ne hanno diritto". "Quella di stanotte è stata una brutta pagina per la politica piemontese. Non vogliamo più dover assistere a certe prese in giro", hanno detto Sarah Disabato, capogruppo regionale M5S Piemonte e i consiglieri Alberto Unia e Pasquale Coluccio.

 Bonus Vesta, l’assessore Marrone difende l’iniziativa

La misura, nata per ridurre i costi dei servizi educativi per l'infanzia, come nidi, scuole materne, centri estivi e, novità rilevante, anche il servizio di baby-sitting a domicilio, doveva essere un aiuto per contrastare la povertà educativa, favorendo l'emersione del lavoro sommerso nel settore dell'assistenza all'infanzia.  Ma, allora, è stato un grande successo o in fallimento totale?

Secondo l’assessore alle Politiche sociali, Maurizio Marrone, l’iniziativa ha rappresentato  “Un segnale concreto di speranza ed incoraggiamento per la natalità in un Piemonte dove ogni anno nascono 900 bambini circa in meno - spiega - La straordinaria novità di Vesta consiste nell'aver accolto in maggioranza domande del ceto medio, finora escluso da aiuti sociali alla natalità, perché ben 7.000 richieste presentate sono in fascia ISEE 10.000-35.000, e sul totale il 90% delle domande accolte sono di residenti con cittadinanza italiana, l’8% di residenti con cittadinanza europea e solo il 2% di stranieri extracomunitari. L'alto numero di domande dimostra che stiamo dando proprio la risposta che serve ai bisogni reali delle famiglie e ci sprona a metterci immediatamente al lavoro per aumentare le risorse su Vesta già dal click day del prossimo anno: la risposta migliore ad un'opposizione senza argomenti, che prima attaccava su nome, simbolo e sistema voucher, mentre ora cerca di fare sciacallaggio sul budget, dicendo che bisogna metterci più soldi”.

Redazione

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