Curiosità | 25 settembre 2025, 07:22

Il 25 settembre è la Giornata Mondiale dei Sogni, il potere delle nostre aspirazioni

Istituita nel 2012, è dedicata a chi si impegna a trasformare i propri sogni in realtà

Il 25 settembre è la Giornata Mondiale dei Sogni, il potere delle nostre aspirazioni

Premonitori, futuri, realizzabili o impossibili, custoditi in un cassetto o diventati finalmente realtà: il 25 settembre è la Giornata Mondiale dei Sogni.

Istituita nel 2012 dall’americana Ozioma Egwuonwu, esperta di strategie motivazionali ed ex professoressa alla Columbia University, la Giornata è nata con l’obiettivo di motivare le persone a dare valore ai propri sogni e a lavorare per trasformarli in realtà, credendo di più nelle proprie potenzialità.

La scelta della data non è casuale. Settembre segna la fine dell’estate e l’inizio di una nuova fase, sia per gli studenti che tornano a scuola, sia per i lavoratori che riprendono le loro attività. È un momento di bilanci e di nuovi inizi, perfetto per riflettere sui propri sogni e per porsi nuovi traguardi.

Che si tratti di piccoli obiettivi quotidiani o di grandi progetti di vita, l’importante è non smettere mai di sognare e di credere in noi stessi. Piantiamo i semi delle nostre aspirazioni, nutriamoli con impegno e dedizione, e raccogliamo i frutti del nostro lavoro con gratitudine e consapevolezza.

I sogni non sono solo fantasie irrealizzabili, ma possono diventare progetti concreti se affrontati con passione e perseveranza. Scrisse Paulo Coelho: «Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire». E tu quale sogno nel cassetto hai?

Silvia Gullino

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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