Attualità | 22 ottobre 2025, 13:24

Alice Sotero, il coraggio di parlare di sè: “Un dolore taciuto e una nuova speranza”

La pentatleta astigiana, mamma della piccola Ginevra, affida a un post su Instagram il racconto di una perdita vissuta in silenzio. Un messaggio di dolore e speranza che diventa abbraccio a tutte le donne che portano ferite invisibili

Il post di Alice Sotero

Il post di Alice Sotero

La pentatleta astigiana Alice Sotero, conosciuta per il suo impegno nel pentathlon moderno e per le grandi conquiste sportive, ha pubblicato su Instagram un messaggio che tocca il cuore: “Per tanto tempo ho taciuto. Oggi scelgo di parlare, perché condividere la perdita allevia la solitudine…”. Le sue parole raccontano la perdita di una vita che non ha avuto il tempo di essere conosciuta, un sogno interrotto "prima ancora di conoscere".
Dietro uno dei suoi sorrisi più forti, si legge oggi una ferita che era rimasta invisibile: “Abbiamo perso, abbiamo pianto in silenzio… Ora, con il cuore che ancora trema, accogliamo una nuova speranza.” Il post prosegue rivolgendosi a chi porta una cicatrice che pochi vedono: “La vostra storia conta. E non siete soli.”

Dolore e rinascita: il contesto umano

Alice Sotero è nata ad Asti il 28 maggio 1991, e non è soltanto un’atleta: è anche mamma della piccola Ginevra, nata il 3 giugno 2022. La sua biografia racconta anni di sacrifici sportivi e personali: dal settimo posto a Rio 2016 al quarto a Tokyo 2020, fino all’oro agli Europei nel 2023, dopo la maternità. 
E ora questo passaggio non annunciato: un lutto, un sogno interrotto ma anche una nuova vita che si attende. Lʼ annuncio appare quasi come un riscatto, un ulteriore segno di forza interiore che unisce la dimensione di atleta e quella di donna, madre e figlia, persona con ferite ma anche con sguardo al futuro. Sotero è atleta di punta del pentathlon moderno, disciplina che unisce scherma, nuoto, equitazione, corsa e tiro: un microcosmo di versatilità, resistenza e adattamento. In questo percorso ha colto grandi traguardi, ma non ha mai nascosto che dietro la tenuta fisica occorre anche una forza mentale – e un equilibrio umano. Il suo futuro, ora, non si legge solo nei punti conquistati o nelle classifiche, ma nell’accoglienza della vita che viene – o viene di nuovo – e nella capacità di trasformare la ferita in energia.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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