Economia e lavoro | 02 novembre 2025, 07:20

Ad Asti chi chiede un mutuo ha in media 39 anni e punta su finanziamenti di 24

Nel 2025 l’importo medio richiesto è di circa 109 mila euro per immobili dal valore di 168 mila

Immagine generica

Immagine generica

Con cambiamento che vede i finanziamenti a tasso variabile più vantaggiosi di quelli a tasso fisso, nel mercato dei mutui il divario si è ulteriormente ampliato a favore della prima tipologia.

Tuttavia, la maggioranza dei consumatori continua a preferire la sicurezza del fisso, che nel 2025 assorbe il 96,6% del totale delle richieste. La percentuale di chi opta per il tasso variabile, invece, si attesta al 2,6%, in crescita rispetto allo scorso anno (0,5%), ma ancora ben distante dai valori del 2023 (6,3%) e soprattutto del 2022, quando raggiungeva il 17,7%, favorita allora da condizioni decisamente più vantaggiose rispetto al tasso fisso.

Infatti, secondo i dati, su un mutuo ventennale da 150 mila euro, oggi scegliere il variabile permette di risparmiare 43 euro al mese e poco meno di 10.450 sull’intera durata del finanziamento, con la rata che si ferma a 809 € contro gli 852 del fisso. Inoltre, allungando il mutuo a 30 anni il risparmio mensile sale a 46 euro - 608 contro 654 - e a poco meno di 16.900 sull’intero finanziamento.

“Lo stop ai tagli da parte della Bce a partire dalla riunione di luglio ha portato a una stabilizzazione dei tassi sui mutui a tasso variabile - spiega Matteo Favaro, COO & Managing Director Financial Product di MutuiOnline.it - con quelli a tasso fisso che hanno subito un leggero rialzo causato dall’instabilità geopolitica. Rientrata per il momento la minaccia dei dazi, anche questa tipologia di finanziamenti sembra essersi stabilizzata da agosto in avanti, attestandosi su un tasso medio storicamente più che accettabile. Il momento è dunque ancora favorevole per chi vuole bloccare la rata, mentre per ora il risparmio garantito dal variabile sembra essere troppo piccolo per giustificare il rischio dovuto alle fluttuazioni del mercato”.

In Piemonte aumenta l’età media dei richiedenti

Nel 2025, secondo MutuiOnline.it, in Piemonte cresce lievemente l’età media di chi richiede un mutuo: da 39 anni e mezzo a quasi 40. Aumenta anche la durata dei finanziamenti, che passa da 24 anni a 24 anni e 3 mesi, segno di maggiore fiducia nel mercato e di una maggiore disponibilità delle banche a concedere mutui più lunghi. Il rapporto tra importo richiesto e valore dell’immobile sale dal 71,5% al 72,1%. L’acquisto della prima casa resta la motivazione principale (60,2% delle richieste), seguito dalla surroga (30,1%) e dall’acquisto della seconda casa (7,1%).

Nello specifico, in provincia di Asti, l’età media dei richiedenti si aggira sui 39,2 anni per una durata media del mutuo di 24 anni. Inoltre, l’importo medio richiesto è di 108.828 euro; mentre il valore medio degli immobili è di 168.589.

Redazione

Leggi tutte le notizie di STORIE DI ORGOGLIO ASTIGIANO ›

Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

Segui "Orgoglio Astigiano" anche su:

        

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium