Economia e lavoro | 02 novembre 2025, 07:20

Asti, circa 30 mila euro di debito medio: anche diplomati e laureati in difficoltà

I dati Go Bravo e OCSE mostrano che non basta l’istruzione per proteggersi dal sovraindebitamento: il problema riguarda lavoratori con reddito stabile e famiglia

Immagine generica

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“Secondo i dati OCSE, solo il 16,6% degli italiani ha competenze finanziarie minime accettabili, posizionando l'Italia al 36° posto su 39 Paesi nel mondo”. Questa è la valutazione riportata dalla piattaforma Go Bravo, che sottolinea la mancanza di solide basi a livello di educazione finanziaria.

Le stime, però, non coinvolgono soltanto persone senza diploma, ma anche chi ha completato il ciclo scolastico o persino conseguito la laurea o il dottorato.

La situazione non è diversa in provincia di Asti, dove il debito medio si aggira attorno ai 30 mila euro, e in Piemonte, dove quasi la metà dei sovraindebitati presi a campione possiede un diploma, mentre il 7% ha una laurea.

Il motivo principale è legato al reddito: i diplomati e laureati guadagnano mediamente di più, facilitando l’accesso al credito, ma con rischio maggiore di accumulare debiti elevati. Infatti, la prima categoria presenta un deficit di circa 30 mila euro contro i 24 mila di chi non ha completato la scuola superiore.

Sovraindebitamento, il profilo: lavoratori con famiglia e reddito stabile

Il profilo tipo del diplomato o laureato in difficoltà economica è un uomo (70% del campione), ha tra i 45 e i 54 anni (30% dei casi), è sposato (52%) e ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato (62%). Il reddito mensile si colloca prevalentemente nella fascia tra 1.500 e 2 mila euro (34% dei casi) o tra mille e 1.500 euro (30%). Nella maggior parte dei casi possiede una casa di proprietà (38%), ma una quota significativa vive in affitto (25%) o ha una casa con ipoteca (21%).

Questo disegno va contro l’immagine stereotipata del sovraindebitato, che individuerebbe il proprio modello in una persona disoccupata o ai margini della società. Il profilo che si delinea, al contrario, mostra come non sia necessariamente la mancanza di entrate a creare il problema, ma la difficoltà nel gestire in modo sostenibile le uscite e gli impegni finanziari.

"I dati dimostrano che la classica istruzione scolastica, da sola, non basta a proteggere le persone dalle difficoltà economiche – ha dichiarato Daniel Martinez, Co-Country Manager di Bravo in Italia - Il fatto che i diplomati abbiano debiti mediamente più alti di chi non ha completato l’intero percorso scolastico evidenzia un vuoto nel sistema educativo: non insegniamo ai giovani come funzionano i prestiti, come si legge un contratto, come si pianifica un budget familiare. Serve investire sull'educazione finanziaria, a partire dalle scuole fino alle università, perché una scarsa preparazione in questo campo costa caro alle famiglie e al Paese”.

Ristrutturazione e educazione finanziaria

Per chi si trovasse in difficoltà, sul territorio è attivo lo sportello SOS OCC Asti, un organismo di composizione della crisi previsto dalla legge. Lo sportello offre un primo ascolto e un orientamento preciso verso soluzioni legali, trasparenti e accessibili per uscire dal debito.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
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