Dopo anni di incertezze e tentativi andati a vuoto, arriva la notizia tanto attesa per il territorio astigiano: la casa di riposo Città di Asti ha finalmente trovato un acquirente. Il complesso aziendale, punto di riferimento storico per l'assistenza agli anziani, è stato aggiudicato in via provvisoria nella giornata di oggi a una grande azienda del settore socio-assistenziale, segnando un punto di rottura definitivo rispetto al recente passato di crisi.
La struttura, chiusa ormai dal 2022 e posta in liquidazione l'anno successivo, sembrava destinata a un futuro incerto. Il percorso di vendita ha visto una progressiva e drastica riduzione delle pretese economiche: si era partiti infatti da una base d'asta di 10 milioni di euro, cifra che non aveva attratto investitori nei tre bandi precedenti andati deserti. L'operazione odierna si è conclusa positivamente su una base d'asta scesa fino a 4,8 milioni di euro, rendendo l'investimento accessibile per il nuovo acquirente. Da questo momento prenderanno il via tutti gli adempimenti burocratici necessari, previsti dall'avviso di vendita, per trasformare l'assegnazione in definitiva e procedere al passaggio di proprietà.
La novità è stata accolta con grande favore dalle istituzioni, che hanno seguito da vicino la complessa vicenda. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, insieme agli assessori al Welfare Maurizio Marrone e alla Sanità Federico Riboldi, hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: "La vendita di questa struttura, dopo gli ultimi anni che sono stati molto complicati, è davvero una buona notizia per Asti e per il Piemonte", hanno dichiarato congiuntamente gli amministratori regionali. "Oggi siamo finalmente di fronte a una svolta, con l'auspicio che l'aggiudicazione sia presto finalizzata in modo da garantire un futuro a questa struttura e restituire alla città di Asti un patrimonio importante".
Il percorso per arrivare a questo salvataggio non è stato privo di ostacoli. La Regione ha ricordato l'impegno profuso fin dalle prime fasi di crisi, in particolare per la tutela dei lavoratori. Attraverso Finpiemonte Partecipazioni è stato garantito il pagamento degli stipendi e, successivamente, le strutture regionali si sono attivate per la ricollocazione del personale.
Un plauso è stato rivolto anche a chi ha gestito la fase tecnica dell'operazione. "Un ringraziamento particolare va al collegio dei commissari liquidatori e a quanti in questi anni hanno lavorato per il salvataggio di questa struttura," concludono Cirio, Marrone e Riboldi, citando anche il ruolo dei consiglieri regionali dell'astigiano che hanno mantenuto alta l'attenzione sulla vertenza.
Rasero: "Grazie ai commissari per non aver mai mollato. L'Amministrazione pronta a supportare per far rivivere l'intero quadrilatero"
Maurizio Rasero, presidente della Provincia e sindaco di Asti da noi interpellato "a caldo" dopo l'annuncio della vendita, ha commentato l'esito della gara esprimendo grande soddisfazione per il risultato raggiunto: "Ho avuto modo di sentire Roberto Frascinelli (uno dei commissari liquidatori nominati dal Tribunale insieme ai colleghi Alberto Abbate e Luca Geninatti Satè, ndr.), ringraziarlo e chiedergli di estendere i ringraziamenti a tutti i suoi collaboratori, perché è stato un lavoro non semplice, duro, che magari poteva far venir voglia di gettare la spugna ma hanno fatto una grande, grande cosa e sono arrivati alla fine strappando anche condizioni interessanti."
Il sindaco ha confermato la dinamica dell'asta, che partiva da una base di 4,8 milioni di euro, e ha specificato di essere in attesa di dettagli: "C'erano due pretendenti. Non so poi se la sia aggiudicata, perché sto aspettando che mi inviino all'inizio della prossima settimana il verbale. E in quel momento tutto sarà pubblico e si potrà sapere".
Sull'entità dell'offerta - che, come accennato, inizialmente prevedeva una base d'asta di 10 milioni poi calata fino ai 4,8 odierni - e la gestione dell'operazione, Rasero ha voluto sottolineare che le decisioni non sono state prese dalla politica: "Non è la politica che ha deciso. I magistrati hanno affidato ai commissari liquidatori il compito di gestire la vendita e loro hanno lavorato con estrema serietà e professionalità per cercare di portare a casa più possibile per poter pagare i debiti".
Infine, l'Amministrazione comunale si è detta pronta a collaborare con il nuovo acquirente per il futuro urbanistico del complesso: "Come ho sempre detto al commissario, e lo ribadisco ora, indipendentemente dal nome del soggetto acquirente, l'Amministrazione comunale è a disposizione per aiutare nei passaggi successivi... E quindi noi, con l'Urbanistica e con tutti gli strumenti che noi abbiamo, siamo a loro disposizione per ragionare su come come rifar vivere l'intero quadrilatero, non soltanto la porzione che strettamente sarà utilizzata per la casa di riposo".
Soddisfazione per la "fumata bianca" dopo le precedenti aste andate deserte è stata espressa anche dalla consigliera regionale Debora Biglia: "La notizia dell'asta legata all'immobile della Casa di Riposo fa ben sperare che questa struttura torni presto ad essere utilizzata. Un contenitore che presto non sarà più vuoto è sinonimo di recupero strutturale e di nuovi posti di lavoro. La Regione ha sempre avuto a cuore tutta la questione legata all'ex Casa di Riposo Maina. L'augurio è che possa tornare presto attiva. La soddisfazione, per me che sono astigiana, é doppia".










