Sport | 30 novembre 2025, 19:27

Pro Villafranca, un successo di carattere: tre punti d’oro sul campo del Centallo

Gli astigiani resistono agli assalti del Centallo e conquistano una vittoria storica su un terreno mai espugnato prima

Pro Villafranca, un successo di carattere: tre punti d’oro sul campo del Centallo

Una prova tutta sostanza, corale e nel segno del collettivo. La Pro Villafranca torna da Centallo con un successo pesantissimo, conquistato su un campo storicamente ostico: erba naturale, grandi dimensioni, fondo scivoloso. Un terreno dove la squadra del presidente Venturini, fino a ieri, non aveva mai centrato la vittoria.

La prima frazione è stata equilibrata, con ritmi intensi e poche vere occasioni. A spezzare l’inerzia del match ci ha pensato però la formazione astigiana con una giocata di qualità: azione manovrata, palla a Bacco che controlla, alza la testa e lascia partire un missile terra-aria imparabile. Un capolavoro che vale l’1-0 e indirizza la partita.

Nella ripresa emerge la stanchezza accumulata in Coppa Italia. Il Giovanile Centallo alza il baricentro e prova in tutti i modi a rientrare in partita, mentre la Pro Villafranca si compatta, si chiude con ordine e riparte quando può. Entra anche Idahosa, che mette muscoli e presenza fisica nei duelli, ma sono i padroni di casa a rendersi più pericolosi nel finale: Dalmasso colpisce una traversa clamorosa e i cuneesi riempiono l’area di cross, senza però trovare il guizzo decisivo.

L’undici di Bosticco stringe i denti fino all’ultimo secondo, difende con coraggio il vantaggio e alla fine può esultare.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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