I consiglieri regionali del Partito Democratico Fabio Isnardi e Alberto Avetta hanno depositato un'interrogazione alla Giunta regionale per chiedere un intervento immediato sulla decisione della Konecta SpA di chiudere le sedi di Ivrea e Asti entro giugno 2026, concentrando le attività nella sede torinese.
Le domande rivolte alla Regione
L'interrogazione, depositata il 5 dicembre, pone due questioni cruciali:
Se e come la Regione intenda affrontare le conseguenze del piano industriale annunciato da Konecta per il 2026
Se, allo stato attuale, si ipotizzano spazi di ri-discussione con la proprietà
La formulazione della domanda rivela chiaramente l'intenzione dei due consiglieri: verificare se esiste ancora una possibilità di negoziazione, oppure se la decisione aziendale sia già cristallizzata e irreversibile.
L'interrogazione rappresenta il primo passo formale del Pd per mettere la questione all'ordine del giorno politico regionale. Trasformare l'annuncio aziendale in una questione parlamentare significa coinvolgere la Giunta e costringerla a prendere posizione pubblica, a formulare strategie, a mobilitare gli strumenti disponibili.
Il tempo è una risorsa critica
Con la scadenza fissata a giugno 2026, il tempo per intervenire è limitato. Ogni mese che passa senza un'azione concreta da parte delle istituzioni avvicina ulteriormente la data della crisi. L'interrogazione, quindi, ha anche il valore di un'urgenza: spingere la Regione a non temporeggiare e a muoversi rapidamente se intende provare a modificare il piano industriale di Konecta.










