Cultura e tempo libero | 11 aprile 2024, 10:58

Le Espressioni Sacre restano al Museo Diocesano di Asti

Alla presenza del vescovo Prastaro, è stata firmata la cessione in comodato gratuito delle immagini che hanno composto la mostra sui volti nell'arte delle chiese di Asti

Rappresentanti della sezione fotografia della Polisportiva CRAT ritratti con il vescovo Prastaro cui hanno donato una delle loro foto

Rappresentanti della sezione fotografia della Polisportiva CRAT ritratti con il vescovo Prastaro cui hanno donato una delle loro foto

Dal 2 febbraio il Museo Diocesano aveva ospitato la mostra fotografica Espressioni Sacre - I volti nell'arte delle chiese di Asti. Gran bell'impegno produttivo ed espositivo del vivace gruppo di appassionati che compone la sezione fotografia della Polisportiva della Cassa di Risparmio di Asti. Mostra che ha ricevuto, settimana dopo settimana, una crescente e importante festa di visite nei due mesi circa d'esposizione, fino alla chiusura lo scorso 1 aprile

Ieri i fotografi espositori hanno omaggiato al vescovo Prastaro una delle quarantotto stampe della mostra, nell'occasione della firma di un contratto di cessione in comodato gratuito, a favore del Museo Diocesano di Asti, delle altre quarantasette.

"Ci sembrava un omaggio dovuto - ha affermato Antonio Leucci, in rappresentanza dei soci della Polisportiva - per aver ospitato le nostre opere nei sontuosi spazi del Diocesano, ma ancor più al nostro Vescovo per esserne stato promotore, nel suggerirci, un paio d’anni fa, un progetto sui luoghi sacri cittadini". 

Progetto che si è fatto sostanza, mostra e ora bene stabile a disposizione della Diocesi per continuare a sorprendere e ad invitare alla scoperta dei diciassette luoghi sacri arricchiti dalle opere d’arte fotografate. 

Luoghi dal grande fascino, storico e artistico, assai noti in esterno, assai meno nei loro interni. Custodi di bellezza che dovrebbero essere assai più conosciuti e apprezzati.

Davide Palazzetti

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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