Cultura e tempo libero | 16 aprile 2024, 07:44

A Calosso un viaggio tra le vigne e la storia

Sabato 20 aprile si presenta il libro di Piero Bussi "Guarda, sembra un giardino"

A Calosso un viaggio tra le vigne e la storia

Sabato 20 aprile, alle ore 17:30, nella Sala don Monticone in piazza Sant’Alessandro, si terrà la presentazione del libro “Guarda, sembra un giardino” - Calosso nascita e conservazione di un territorio.

Dopo quasi 20 anni di gestazione, il nuovo lavoro di Piero Bussi, già autore nel 2000 di “Gente di Calosso”, vede finalmente la luce. Il libro tratta della nascita e della conservazione del territorio di Calosso dal punto di vista dei veri protagonisti, i viticoltori calossesi. L’opera è arricchita dall’analisi dei catasti settecenteschi e dei bandi campestri.

Il libro offre un viaggio affascinante tra le vigne e i vignaioli di Calosso, guidando il lettore attraverso secoli di passione e dedizione. Si scoprono segreti geologici e racconti sepolti, mentre le viti diventano testimoni di un legame indissolubile tra uomo e territorio. È un omaggio alla tradizione e al futuro dei vigneti, custodi della nostra storia.

La stampa del libro è stata a cura del Comune di Calosso. Dopo la presentazione, ci sarà un rinfresco a cura della Proloco di Calosso. L’ingresso è libero a tutti.

Piero Bussi, nato a Calosso, è un personaggio eclettico: viticultore e produttore di vino, amante della montagna, alpino paracadutista e deltaplanista. Appassionato di storia locale, in questo libro vuole esprimere l’amore, forte e viscerale come la terra che racconta, per i luoghi che lo hanno visto nascere e crescere, con l’intimo desiderio che questo sentimento possa rimanere immutato nei suoi figli e nipoti.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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