Cultura e tempo libero | 02 novembre 2024, 13:31

"Nasce nell'Acqua, muore nel Vino": tour itinerante tra Storia e spettacolo

L'appuntamento, in programma sabato 9 novembre, porterà i partecipanti alla scoperta del Monferrato Astigiano e delle Terre d’Acqua vercellesi

"Nasce nell'Acqua, muore nel Vino": tour itinerante tra Storia e spettacolo

Un affascinante viaggio su ruote, alla scoperta del paesaggio culturale e naturale del Monferrato Astigiano e delle Terre d’Acqua: torna l’atteso appuntamento con “La Macchina Magnifica”. Questo tour itinerante e interattivo, concepito da Elisabetta Serra per l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano (BMA), si è esteso per l’edizione 2024, coinvolgendo nuovi territori con un’esperienza arricchita che attraversa la provincia di Asti e Vercelli.

L'iniziativa, denominata “Nasce nell'Acqua, muore nel Vino”, propone un percorso che coniuga il patrimonio vinicolo delle colline UNESCO del Monferrato con la tradizione risicola delle aree vercellesi, unendo due mondi agricoli apparentemente distanti, ma in realtà profondamente interconnessi. Il titolo stesso richiama l’importanza storica di riso e vino, due prodotti simbolo che hanno plasmato l’identità locale nel corso dei secoli.

Un itinerario immersivo tra Storia e spettacolo

L’evento, in programma sabato 9 novembre, partirà alle 10 da Cocconato, con un raduno presso il Cimitero comunale. Da qui inizierà una passeggiata guidata per il centro storico, durante la quale i partecipanti saranno intrattenuti dalle narrazioni di Elena Formantici e Tommaso Massimo Rotella, membri della Casa degli Alfieri, che sapranno trasformare la storia locale in un’esperienza teatrale coinvolgente. Al termine della visita, verso le 12.30, sarà possibile pranzare liberamente in paese, con menù a prezzi convenzionati in alcuni ristoranti.

Nel primo pomeriggio, il viaggio prosegue con un trasferimento in autobus a Crescentino (VC). Qui, la visita al Santuario della Madonna del Palazzo offrirà l’opportunità di scoprire curiosità architettoniche, come la storia del famoso “campanile spostato di peso”. Anche in questo caso, gli interventi teatrali di Formantici e Rotella contribuiranno a creare un’atmosfera unica, dove l’arte e la storia si fondono.

Musica e tradizione tra le Terre d’Acqua

Il tour raggiungerà poi Fontanetto Po (VC), ultima tappa della giornata, per una visita all’Antico Mulino della Riseria San Giovanni. In questo luogo, il pubblico potrà ascoltare un concerto della poliedrica Simona Colonna. Musicista e cantautrice, Colonna eseguirà i suoi brani più celebri, in italiano e in piemontese, accompagnata dal suo fedele violoncello “Chisciotte”. Un’artista con un percorso straordinario, formatasi nei conservatori di Cuneo e Torino, e con un bagaglio di esperienza musicale che spazia dall’insegnamento alla composizione.

A seguire, una degustazione del tradizionale “Salam d’la duja” concluderà in bellezza la visita a Fontanetto Po. Il ritorno in autobus a Cocconato è previsto per le 19.

Un progetto di collaborazione e sostegno al patrimonio locale

L'evento è frutto della collaborazione tra l’Ecomuseo BMA e l’Ecomuseo Terre d’Acqua, con il sostegno della Regione Piemonte e di altri enti locali e culturali. Tra i partner figurano la Rete Ecomusei Piemonte, Piemonte dal Vivo, e l’Abbonamento Musei, sottolineando l’importanza di una rete culturale che supporta la valorizzazione del patrimonio regionale.

I biglietti, al costo di 20 euro, sono disponibili online e la prenotazione è obbligatoria. Maggiori dettagli sull’evento e l’intero programma sono consultabili sul sito ufficiale dell’Ecomuseo BMA e sui canali social.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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