Cultura e tempo libero | 03 maggio 2025, 18:06

Inaugurata ad Asti la mostra “Testimonianze astigiane”: un affresco del Novecento artistico locale [FOTO]

Nel cuore di Palazzo Alfieri, la Fondazione Guglielminetti presenta le nuove acquisizioni che raccontano un secolo di creatività del territorio

Le immagini della mostra (Merphefoto)

Le immagini della mostra (Merphefoto)

È stata inaugurata oggi, sabato 3 maggio alle ore 17, nella sede della Fondazione Eugenio Guglielminetti a Palazzo Alfieri, la mostra "Testimonianze astigiane. Opere della Fondazione Eugenio Guglielminetti". Un percorso espositivo che, grazie alla collaborazione con Fondazione Asti Musei, Comune e Provincia di Asti, getta luce su quarantatré opere entrate di recente a far parte delle Collezioni d’Arte Contemporanea della Fondazione.

Un pubblico partecipe ha accompagnato i curatori, Marida Faussone e Giuseppe Orlandi, in un viaggio tra le stagioni dell’arte astigiana del Novecento, dalle radici ottocentesche alle ricerche più recenti. «

Dai paesaggi lirici di Manzone e Taricco alle sperimentazioni materiche di Fea, passando per le figure intense di Corino e le sculture di Arri jr., il percorso accoglie anche la voce delle artiste, spesso dimenticate: Martinengo, Miroglio Salvaneschi e Bottallo offrono, ciascuna a suo modo, uno sguardo profondo e personale sulla realtà. Chiude idealmente la rassegna un omaggio alla città: il Costume per il Corteo Storico realizzato da Antonio Guarene, figura simbolo del Palio.

La mostra rimarrà aperta fino al 28 settembre, ogni giorno dalle 10 alle 19, con il sostegno di Fondazione CR Asti, Reale Mutua e Banca Reale. Un’occasione preziosa per riscoprire l’anima artistica di Asti attraverso le sue “testimonianze”.

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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