Asti | 15 maggio 2025, 13:11

"La Seῆora": la storia di Gracia Nasi, imprenditrice ebrea nel Cinquecento

All'anteprima del Festival del Medioevo Astese, domani la presentazione del libro di Maria Giuseppina Muzzarelli

"La Seῆora": la storia di Gracia Nasi, imprenditrice ebrea nel Cinquecento

Prosegue la rassegna "Storie dal Medioevo", anteprima della seconda edizione del Festival del Medioevo Astese. Venerdì 16 maggio, alle 18, nel Complesso del Battistero di San Pietro, sarà protagonista la Professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia medievale e saggista, che presenterà il suo ultimo libro "La Seῆora" (Editori Laterza). L’incontro, moderato dall’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi, sarà un viaggio nella vita avventurosa di Gracia Nasi, alias Beatriz de Luna, una figura straordinaria del Cinquecento.

Una donna tra finanza e persecuzione

Il libro racconta la storia di Gracia Nasi, una donna che seppe costruire un impero finanziario diventando una delle più ricche d’Europa. Spregiudicata e generosa, attraversò l’Europa del Cinquecento da Lisbona ad Anversa, da Venezia a Ferrara, fino a Istanbul, lasciando ovunque il segno grazie alle sue incredibili capacità commerciali.

Appartenente a una delle minoranze più perseguitate della storia, quella degli ebrei spagnoli convertiti forzatamente al cattolicesimo – i marrani – Gracia seppe trasformare un’identità marginalizzata in una forza. Rimasta vedova a soli 26 anni, con una figlia ancora piccola, si ritrovò a gestire i capitali della famiglia, diventando in breve una delle donne più influenti del suo tempo.

Denaro, potere e contraddizioni

Ogni tappa del suo viaggio apre una finestra sul Cinquecento, un’epoca di comportamenti spesso contraddittori, dove il denaro giocava un ruolo centrale. Gracia ne aveva in abbondanza e sapeva maneggiarlo con maestria, ma fu anche fonte di lunghi dissidi familiari. La sua storia è quella di una donna che, in un mondo dominato dagli uomini, riuscì a emergere con intelligenza e determinazione.

L’ingresso alla presentazione è libero, un’occasione imperdibile per scoprire una figura affascinante e poco conosciuta del Medioevo europeo.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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