Solidarietà | 29 maggio 2025, 20:13

Uno spazio giochi nella Casa delle donne e dei bambini dedicato alla regina del volontariato, Mariangela Cotto [FOTOGALLERY]

Nello spazio verde di viale Pilone un'area ricreativa per i piccoli ospiti, finanziata con apericena solidale. Presentato anche l'orto sociale

Un angolo di gioia e speranza ha preso vita oggi negli spazi verdi della Casa delle donne e dei bambini di viale Pilone ad Asti. L'inaugurazione dell'area giochi dedicata alla memoria di Mariangela Cotto, definita unanimemente "regina del volontariato astigiano", rappresenta molto più di un semplice spazio ricreativo: è il simbolo tangibile di come l'eredità di una donna straordinaria continui a vivere attraverso gesti concreti di solidarietà.

L'iniziativa, realizzata grazie ai fondi raccolti con un'apericena solidale, è stata promossa da Bianca Terzuolo, presidente della commissione Pari Opportunità della Provincia di Asti, in collaborazione con l'associazione Aquilante APS guidata da Anna Maria Scarrione, Nadia Miletto della commissione comunale e Loredana Tuzii, consigliera di parità provinciale.

Una casa che accoglie

Attualmente la struttura ospita quattro mamme con sette bambini di età comprese tra i 4 mesi e i 14 anni, rappresentando un microcosmo multiculturale dove convivono una famiglia italiana, una nigeriana e due marocchine. Tre nuclei familiari completi e una mamma sola che testimoniano come la vulnerabilità non conosca confini né nazionalità.

L'area giochi inaugurata oggi trasforma quello che prima era uno spazio spoglio in un luogo dove i più piccoli possono finalmente vivere momenti di spensieratezza, nonostante le difficoltà attraversate dalle loro famiglie. "Solo a vedere la gioia dei bambini che adesso si trovano quest'area è una grande soddisfazione", ha sottolineato Bianca Terzuolo.

L'orto della speranza

Nell'occasione è stato presentato anche l'orto sociale realizzato con le piantine donate dal carcere di Asti, frutto del lavoro dei detenuti e della collaborazione con Confagricoltura. Tra pomodori, melanzane, fragole e basilico cresce non solo il cibo, ma anche la dignità e la possibilità di riscatto attraverso il lavoro della terra.

Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come la rete di solidarietà possa creare opportunità concrete di inserimento sociale e lavorativo, collegando mondi apparentemente distanti ma uniti dall'obiettivo comune della riabilitazione e dell'inclusione.

Il ricordo di Mariangela

"Mariangela ha fortemente voluto e sostenuto questa casa", ha spiegato Bianca Terzuolo, evidenziando come l'amministratrice astigiana, scomparsa lo scorso anno, avesse fatto della cura verso le persone più fragili la sua missione di vita. Donna brillante e generosa, Mariangela Cotto aveva organizzato decine di eventi di volontariato sociale, costruendo una rete di relazioni che oggi continua a dare frutti.

"Tutto questo si è potuto realizzare con il sostegno importantissimo dell'associazione Aquilante, ha aggiunto Terzuolo, sottolineando come eravamo tutti in famiglia" e come ci sia stato "entusiasmo da parte di tutti". Anche oggi, durante l'inaugurazione, la famiglia Cotto ha contribuito all'organizzazione del rinfresco insieme alle donne ospiti della casa.

La visione del sindaco

Il sindaco Maurizio Rasero ha raccontato la genesi del progetto, ricordando le esplorazioni notturne della città insieme a Mariangela per individuare chi rimaneva indietro: "Ci sono talmente tanti tipi di povertà, di disagi e di problematiche che le istituzioni rischiano di perdere, di non riuscire neanche a sapere che esistono".

Particolarmente toccante il ricordo dell'episodio che diede vita all'idea della Casa: "Quella sera in cui incontrammo una coppia dove l'uomo, a cui offrivamo l'alloggio al dormitorio maschile, ci rispose che preferiva dormire fuori per stare con la compagna, perché non c'era un posto per le donne e i bambini in città e bisognava andare fino ad Alessandria".

"Con Mariangela si cercò di immaginare quale risposta potevamo dare per le donne che, provvisoriamente in attesa di situazioni più dignitose, avevano bisogno di un rifugio sicuro", ha spiegato Rasero.

Una proposta per il futuro

Durante la cerimonia, Nadia Miletto ha avanzato la proposta di intitolare ufficialmente la Casa delle donne e dei bambini a Mariangela Cotto, un riconoscimento che darebbe forma istituzionale a quello che già oggi rappresenta nel cuore della comunità astigiana. E Scarrione ha ricordato come "Mariangela abbia insegnato a tutti cosa significhi volontariato". Al pomeriggio di festa era presente anche Isabelle Dehe, madre del calciatore della Fiorentina Moise Kean, grande collaboratrice di Mariangela Cotto.

"Sarebbe bello continuare con questa rete di donne, delle istituzioni, delle associazioni per portare avanti questo progetto", ha auspicato Terzuolo, indicando la strada per il futuro: mantenere viva quella collaborazione virtuosa che ha reso possibile trasformare un sogno in realtà concreta.

L'angolo giochi dedicato a Mariangela Cotto non è solo uno spazio ricreativo, ma il simbolo di come l'impegno civico possa continuare a vivere attraverso gesti concreti di solidarietà, trasformando la memoria in azione quotidiana per chi ha più bisogno. E Mariangela rivive così in ogni gesto e in ogni cuore.


 

Betty Martinelli

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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