Teatro e cinema | 10 giugno 2025, 10:02

"Inchiostro", il musical che porta sul palco la vita in carcere

Lo spettacolo, anteprima di AstiTeatro 47, esplora i temi della redenzione e del potere salvifico dell'arte. Appuntamento a ingresso libero domenica 15 giugno allo Spazio Kor

Immagini relative le prove della messa in scena dello spettacolo

Immagini relative le prove della messa in scena dello spettacolo

Un detenuto che, attraverso un progetto di riabilitazione basato sulla poesia, cerca una via per la redenzione. È questa la potente immagine al centro di "Inchiostro", il musical che andrà in scena in anteprima per AstiTeatro 47 domenica 15 giugno alle 17 allo Spazio Kor, con ingresso libero.

La storia è quella di Geremia, detto Gerri, un ragazzo arrabbiato con un passato di spaccio che lo ha portato dietro le sbarre. Con un padre assente e una madre stanca delle sue promesse non mantenute, Gerri si ritrova solo. Per ottenere uno sconto di pena, accetta di partecipare a un corso di poesia al posto del suo compagno di cella, Valerio. Inizialmente scettico, scoprirà che "giocare con le parole gli dà soddisfazione", e soprattutto si convincerà che sia l'unico modo per riconquistare l'affetto e il rispetto della madre. Inizia così una battaglia, fuori e dentro di sé, per tornare a vivere.

Lo spettacolo non si limita a raccontare la vita carceraria, ma vuole anche accendere una luce sulle condizioni problematiche delle carceri italiane, un tema che ha suscitato profonde riflessioni durante la preparazione. Il progetto, infatti, ha visto la collaborazione tra un team di professionisti e i ragazzi del P.C.T.O. del Comune di Asti, che hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con la testimonianza diretta di un ergastolano.

Ma il concetto di prigione in "Inchiostro" si estende oltre le mura di un istituto penitenziario. Molti personaggi, infatti, si costruiscono delle barriere personali che impediscono loro di comunicare, di amare, di rischiare per paura del giudizio. "E questo è un carcere dentro cui, senza volerlo, la maggior parte di noi si ritrova a vivere, ogni giorno", spiegano gli autori.

Il progetto è nato dal laboratorio di scrittura per il musical theatre “Musical Factory” di Torino e riadattato per gli studenti astigiani. La sceneggiatura è firmata da Vittoria Licostini, Samuele Noè e Fabrizio Rizzolo. Le liriche sono di Vittoria Licostini, Fabrizio Rizzolo e Mattia Casadei, mentre le musiche sono state composte da Vittoria Licostini, Fabrizio Rizzolo, Samuele Noè e Paolo Zaltron. Gli arrangiamenti sono di Samuele Noè. La regia è a cura di Eugenio Fea, Fabrizio Rizzolo e Walter Cinquinella.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
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