Attualità | 17 giugno 2025, 16:30

Disagi sulla linea Acqui-Asti: Rfi e Trenitalia rispondono in Commissione Trasporti

Treni cancellati senza avviso e cause poco chiare. Isnardi: “Alcune segnalazioni mi fanno pensare che il problema, anziché erbacce su un terreno privato, riguardasse piuttosto una inadeguata manutenzione ordinaria dal sedime ferroviario da parte di Rfi”

In foto, il consigliere regionale Fabio Isnardi

In foto, il consigliere regionale Fabio Isnardi

Sono arrivate oggi le risposte scritte dell’audizione con Trenitalia e Rfi in Commissione Trasporti, in merito ad alcuni disagi che si sono presentati sulla tratta Acqui Terme-Asti.

 “Il disagio è stato molteplice, perché in alcune stazioni lungo il percorso, il treno si è limitato a non arrivare, senza alcun annuncio, lasciando i pendolari totalmente all’oscuro e costretti a rinunciare oppure a usare l’automobile” - racconta il consigliere Fabio Isnardi, che già aveva domandato i motivi delle recenti cancellazioni sulla linea - Mi era stato riferito che la causa fosse lo scivolamento della vettura precedente con successiva sospensione”.

Inoltre, il consigliere regionale ha interpellato i referenti di Trenitalia e Rfi presenti all’audizione, chiedendo la causa dei recenti disservizi: “Mi è stato detto che la causa erano erbacce, cresciute su un terreno privato adiacente al sedime ferroviario dopo le recenti piogge e finite sui binari. L’intervento del personale di Rfi ha rimediato, permettendo poi ai treni di ripartire”.

Secondo quanto riportato, il problema dello slittamento del passaggio dei treni, con successiva cancellazione delle corse, si era già presentato in inverno, dopo l’inserimento sulla Asti-Acqui dei treni “Pop”. Una situazione che sembrava essersi risolta con il ripristino dei treni “Minuetto”, come hanno confermato i referenti.

“Prendiamo atto che, come ci è stato detto, si sia trattato di un evento eccezionale e che, almeno a quanto dichiarato in Commissione Trasporti, i pendolari tra Acqui e Asti non dovranno più subire ulteriori disservizi - prosegue Isnardi - Intendo comunque fare ulteriori ricerche e verifiche. Alcune segnalazioni mi fanno pensare che il problema, anziché erbacce su un terreno privato, riguardasse piuttosto una inadeguata manutenzione ordinaria dal sedime ferroviario da parte di Rfi”.

Per quanto riguarda, invece, la mancata segnalazione ai viaggiatori, Rfi ha comunicato la presenza di un piano di potenziamento dell’informazione al pubblico, però ancora privo di copertura finanziaria.

“Aspettiamo con fiducia che queste risorse siano stanziate. Nell’attesa, chiedo che nel più breve tempo possibile siano aggiustati i sistemi di informazione ora non funzionanti presenti nelle stazioni”, conclude Isnardi.

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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