Attualità | 17 giugno 2025, 15:02

Pensioni: ecco come funziona l'incentivo per chi resta al lavoro

L'Istituto nazionale di previdenza sociale ha pubblicato le istruzioni operative per la misura prevista dalla legge di Bilancio, ampliando i beneficiari dell'incentivo al posticipo del pensionamento

Pensioni: ecco come funziona l'incentivo per chi resta al lavoro

L'Inps ha annunciato importanti novità per chi sceglie di rimanere al lavoro pur avendo maturato i requisiti per la pensione. Con la circolare n. 102 del 16 giugno 2025, l'Istituto ha reso operativo l'incentivo al posticipo del pensionamento, ampliando la platea dei beneficiari come previsto dalla legge di Bilancio 2025. La misura consente di ricevere più soldi in busta paga, grazie a un meccanismo di decontribuzione.

La novità principale, introdotta dalla legge 207 del 30 dicembre 2024, è l'estensione dell'incentivo. Non riguarda più solo i lavoratori che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile, ma anche coloro che raggiungono i requisiti per la pensione anticipata ordinaria entro il 31 dicembre 2025. Questi lavoratori dipendenti, iscritti all'assicurazione generale obbligatoria (AGO) o a forme sostitutive, possono scegliere di continuare a lavorare e rinunciare all'accredito della loro quota di contributi previdenziali (IVS).

In pratica, la quota dei contributi a carico del lavoratore non viene più versata all'ente di previdenza, ma viene erogata direttamente in busta paga. Queste somme, come specificato dalla circolare, non sono imponibili ai fini fiscali, garantendo così un aumento netto dello stipendio. Resta invece invariato l'obbligo per il datore di lavoro di versare la propria quota contributiva, che continuerà ad alimentare la posizione assicurativa del dipendente.

"La circolare pubblicata oggi rende immediatamente operativo il cosiddetto bonus Maroni", ha dichiarato il presidente dell’Inps, Gabriele Fava. "La permanenza dei lavoratori più anziani nel mercato del lavoro non deve più essere vista come un ostacolo all’ingresso dei giovani. Le statistiche di Eurostat dimostrano infatti che in molti Paesi con un elevato tasso di occupazione tra i lavoratori anziani, anche i giovani tendono ad avere percentuali di occupazione più alte. È necessario, dunque, un cambio di mentalità, che favorisca l'incontro tra generazioni diverse", ha aggiunto.

La circolare, redatta dopo aver acquisito i pareri del Ministero dell’Economia e dell’Agenzia delle Entrate, chiarisce che il regime di non imponibilità fiscale si applica anche ai lavoratori dipendenti iscritti alle forme esclusive dell’AGO. Per ulteriori dettagli e approfondimenti, è possibile consultare il sito ufficiale dell'Inps.

Redazione

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