Cronaca | 09 luglio 2025, 11:42

Bittner, venti mesi di squalifica: “Sereno, mi difenderò. Grazie a chi mi è vicino”

Il presidente, sospeso, annuncia ricorso e sui social rivendica di aver sempre agito nell’interesse dello sport: “Confido nella verità e nella giustizia”

Bittner, venti mesi di squalifica: “Sereno, mi difenderò. Grazie a chi mi è vicino”

La giustizia sportiva aveva già deciso: venti mesi di squalifica per Fabrizio Bittner, presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno, sospeso con effetto immediato dal suo incarico. Al centro della vicenda c’è l’uso dei fondi federali, con spese considerate poco trasparenti o non sufficientemente giustificate: circa 20 mila euro in tre anni, tra cene raffinate, come un filetto di Wagyu da 115 euro e una costata Rubia Gallega da 153, aperitivi da Cannavacciuolo, iPhone, Spotify e iscrizioni al Fantacalcio.

Le contestazioni sono nate da un esposto del suo avversario alla presidenza, Pierluigi Giancamilli. Da lì la Procura federale ha passato al setaccio scontrini e ricevute, ritenendo che diverse spese non fossero adeguatamente motivate o spettanti.

Le spiegazioni e il ricorso

Bittner, dal canto suo, ha sempre sostenuto di aver agito per rappresentanza, spiegando: “Mi capita di dover ospitare personalità importanti. Posso aver sbagliato qualcosa nella rendicontazione, ma mai nessuno me lo aveva contestato prima: se è successo, sono pronto a restituire quanto dovuto.”

Il presidente ha già annunciato che presenterà ricorso, aspettando nel frattempo le motivazioni ufficiali della sentenza.

Il messaggio social: “Non tutti i mali vengono per nuocere”

Intanto, attraverso un messaggio affidato ai social, Bittner ha voluto ringraziare chi gli sta dimostrando vicinanza: “Ringrazio i tanti che mi stanno esprimendo solidarietà. Queste esperienze servono anche a capire chi sono le persone vere che hai accanto. Non tutti i mali vengono per nuocere. Mi difenderò in tutte le sedi dove mi sarà data la possibilità di farlo. Ho sempre agito nell’interesse dello sport e del Pentathlon Moderno, qualche risultato lo abbiamo pure portato a casa. Non ho famigliari da mantenere col Pentathlon, per fortuna. Sono incazzato, ma sereno, perché confido nella verità e nella giustizia. Grazie a chi mi sta dimostrando affetto.”

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
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