Attualità | 10 agosto 2025, 06:43

Reazione a Catena, i Tanarini fanno centro: vittoria per la squadra astigiana

Il noto programma di Rai 1 condotto da Pino Insegno ha avuto come concorrenti in gara una squadra di 3 astigiani, composto da Mauro Damasio, Daniela Bonino e Fabrizio Gioetto

Sabato 9 agosto Reazione a Catena, il noto programma di Rai 1 condotto da Pino Insegno, ha avuto come concorrenti in gara una squadra di 3 astigiani.
(In foto da sinistra a destra) Il gruppo è composto da Mauro Damasio, Daniela Bonino e Fabrizio Gioetto e porta il nome “i Tanarini”.

“Siamo di Asti che è una citta di Palio, il borgo in cui viviamo è il Borgo Tanaro. In più siamo catechisti e animatori della nostra parrocchia che risiede sempre nel Borgo Tanaro” spiega Daniela, la caposquadra.


Il trio aveva già partecipato al programma nel 2019 ma non avevano vinto e da lì hanno continuato ad allenarsi:
“Dal provino e da quando ci hanno comunicato la data della puntata facevamo le prove tutte le sere” ci racconta Daniela.
Un allenamento che sicuramente ha dato i suoi frutti, infatti fin dall’inizio il gruppo ha saputo tener testa alla squadra avversaria, con montepremi sempre quasi pari.

Durante l’Intesa Vincente hanno battuto per una parola le rivali concludendo con 11 parole indovinate.
Sono arrivati così all’ultimo gioco, l’Ultima Catena, con 99 mila euro, scendendo a 24.750 euro e infine dimezzando per avere svelato il “terzo elemento” che li ha aiutati a chiudere la catena, riuscendo così a portare a casa il montepremi di 12.375 euro in gettoni d’oro.

Giulia Frontino

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Vacanze Astigiane

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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