Attualità | 10 agosto 2025, 13:47

Un altro lutto nel mondo del vino: se ne va Giorgio Culasso, stimato agronomo nella cantina di Angelo Gaja

Un malore improvviso gli è costato la vita ad appena 49 anni. Fu assessore a Trezzo Tinella, dove il padre fu a lungo sindaco

Giorgio Culasso, 49 anni

Giorgio Culasso, 49 anni

Un altro lutto, dopo quello per la scomparsa del 91enne barolista lamorrese Lorenzo Accomasso, funesta la Langa del vino in questo torrido scorcio di agosto.

Un malore improvviso è infatti costato la vita a Giorgio Culasso, 49 anni, agronomo e responsabile dei vigneti presso la cantina di Angelo Gaja a Barbaresco.

Il fatto ieri, sabato 9 agosto, mentre l’uomo si trovava nella sua abitazione di frazione Cappelletto a Trezzo Tinella, comune del quale la famiglia è originaria e dove Giorgio Culasso era stato anche assessore, nelle amministrazioni guidate dell’allora sindaco Mario Viazzi, mentre primo cittadino del piccolo centro del Moscato era stato a lungo anche il padre Piero, pure lui viticoltore e tra i promotori delle prime coltivazioni sperimentali di vigneti destinati alla produzione dell’Alta Langa.

Oltre al padre e alla madre Carla, l’uomo lascia la moglie Stefania e figli Lorenzo e Vittoria. Poi i fratelli Bruno, che porta avanti l’azienda agricola di famiglia, e Marco, titolare ad Alba dell’Abc della Cantina, emporio enologico con sede al Rondò, mentre lo zio paterno Primo è uno studioso noto alle cronache quale autore di numerosi pubblicazioni quali "Rastlèire", vocabolario piemontese-italiano pubblicato insieme a Silvio Viberti nel 2003.

La notizia della prematura scomparsa dello stimato agronomo si è presto diffusa tra i tanti colleghi e amici che in queste ore hanno manifestato vicinanza alla famiglia. Tra questi il sindaco di Trezzo Tinella Alberto Cerrino, anche lui produttore vinicolo: "Certamente ci conoscevamo molto bene. Una morte a una così giovane età colpisce tutti noi e in particolare nella nostra piccola comunità. Come Amministrazione ci stringiamo al dolore della famiglia. Ieri abbiamo fatto loro visita per portare le nostre condoglianze. Purtroppo è una giornata molto triste per tutti noi".

"Una persona squisita – lo descrive il cugino Mario Sandri, anche lui produttore, a Madonna di Como, già consigliere comunale ad Alba –, e un grande professionista, che viveva con passione il suo lavoro e il mondo del vino, temi dei quali finivamo per parlare quando capitava di incontrarsi, confrontandosi sull’idea di un necessario ritorno a una viticoltura 'vera', per fare grandi etichette. Come già fu suo padre, è stato un grande viticoltore, conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero".

Ezio Massucco

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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