Attualità | 13 settembre 2025, 17:21

"Parcheggi disabili occupati per la navetta del Festival delle Sagre": la protesta di un lettore

I quattro stalli disabili all'esterno della Farmacia Garello sono stati momentaneamente "sospesi"

Il Festival delle Sagre, uno degli eventi più attesi e partecipati della città, sta portando, come ogni anno un'enorme affluenza di visitatori, ma anche qualche inevitabile disagio.

 Tra questi, emerge la segnalazione di un lettore che solleva un problema specifico e sensibile: l'occupazione di parcheggi riservati ai disabili per fare spazio alle navette dedicate al Festival.

In particolare il lettore si riferisce ai parcheggi (ben quattro) all'esterno della Farmacia Garello, punto nevralgico poiché vicinissima a piazza Campo del Palio. 

Il lettore, che oggi, avendo bisogno di medicine ed era accompagnato dal familiare disabile, non ha trovato posto e ha fatto l'amara scoperta. 

"È possibile che non si potessero trovare altri posti che non occupare ben 4 stalli disabili?", si lamenta il cittadino, sottolineando la gravità della situazione.
 

La scelta di dedicare proprio questi spazi alle navette ha generato sconcerto e difficoltà, mettendo in luce una potenziale mancanza di sensibilità nella gestione dei parcheggi durante le manifestazioni.

"Se da un lato - sottolinea il lettore - è comprensibile la necessità di organizzare al meglio la viabilità e i trasporti per un festival di tale portata e afflusso, dall'altro è fondamentale garantire l'accessibilità e il rispetto dei diritti di chi ha maggiori difficoltà.
 

Betty Martinelli

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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