In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2025, dedicate quest'anno al tema "Architetture: l’arte di costruire", l'Archivio di Stato di Asti presenta una mostra documentaria per esplorare un periodo di grande trasformazione per la città. L'esposizione, intitolata "La riqualificazione e il recupero del Centro Storico di Asti tra gli anni Settanta e Ottanta", sarà aperta al pubblico dal 22 settembre al 12 ottobre.
Il percorso espositivo intende gettare nuova luce su un decennio fondamentale per lo sviluppo urbano cittadino. Tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso, il Comune di Asti avviò un ambizioso progetto di riqualificazione del suo cuore antico. Un processo complesso, influenzato dalle grandi innovazioni introdotte dalla legislazione nazionale e regionale, che in quegli anni ridefinirono completamente le procedure urbanistico-edilizie in Italia.
Figura centrale di questo rinnovamento fu l'architetto Maria Augusta Mazzarolli, la cui competenza e professionalità si rivelarono decisive per il successo dell'operazione, portata avanti da giunte di diverso colore politico. La mostra si propone quindi di analizzare non solo i risultati concreti degli interventi, ma anche il contesto normativo e culturale che li rese possibili.
L'evento ha ottenuto il patrocinio della Città di Asti, dell'Inner Wheel Italia Club di Asti e dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Asti, a testimonianza del suo valore storico e culturale.
L'inaugurazione si terrà venerdì 19 settembre alle 17 presso la sede dell'Archivio di Stato in via Govone 9 e sarà aperta a tutta la cittadinanza. La mostra sarà poi visitabile gratuitamente, previa prenotazione, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30. Sono previste inoltre delle aperture straordinarie nei fine settimana del 27 e 28 settembre, dalle 14 alle 18, e per la giornata conclusiva del 12 ottobre, con orario 9-13 e 14-18.
Per maggiori informazioni e per prenotare la propria visita è possibile contattare il numero 0141/531229 o inviare una mail all'indirizzo as-at@cultura.gov.it.
