La vaccinazione anti-Covid Comirnaty ha avuto un ruolo determinante nel grave danno neurologico subito. Questo è quanto stabilito dal tribunale civile di Asti il 26 settembre scorso, con sentenza di primo grado a favore di una donna albese di 52 anni che, dopo aver ricevuto il vaccino Comirnaty (Pfizer-Biontech) nell’aprile 2021, ha sviluppato una forma severa della patologia che oggi le impedisce di camminare in modo autonomo.
Il caso
La donna, seguita legalmente dallo studio legale Ambrosio & Commodo di Torino, è andata in causa contro il Ministero della Salute e l’Aifa, rappresentati dall’Avvocatura dello Stato.
Tuttavia, se in un primo momento il Ministero aveva respinto la richiesta di indennizzo, ritenendo assente la prova del legame tra vaccino e malattia, il tribunale di Asti le ha dato ragione, attraverso una perizia tecnica che, per la prima volta, ha stabilito come esista un “forte nesso causale” tra la vaccinazione e la mielite trasversa, una rara infiammazione del midollo spinale che può portare a paralisi parziali o totali. Gli esperti, infatti, hanno escluso che la malattia della donna potesse dipendere da una pregressa patologia autoimmune, come sostenuto in precedenza dall’Aifa.
Il tutto era scaturito dalla lettera di dimissioni presentata il 17 febbraio, dove il medico aveva scritto: "Non è escludibile un ruolo scatenante vaccinico". Da lì era nata la richiesta di indennizzo, che aveva portato al contraddittorio con il ministero della Salute e l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco).
La sentenza
Il tribunale ha riconosciuto come la ridotta distanza temporale tra la vaccinazione e la comparsa dei sintomi sia stata un elemento determinante per la decisione, citando anche dati europei, che riportano 593 casi di mielite trasversa registrati dopo la vaccinazione fino al 2022, di cui 280 associati ai vaccini a mRna, disponendo così un indennizzo mensile di 3 mila euro.
“I consulenti sono figure terze e imparziali – ha spiegato l’avvocato Stefano Bertone – e hanno accertato un legame molto forte tra il vaccino e il danno subito. Il Ministero e l’Aifa hanno potuto controbattere, ma senza riuscire a mettere in dubbio le conclusioni dei nostri esperti e di quelli del giudice".
La collega Chiara Ghibaudo ha aggiunto: "I danni subiti dalla signora sono gravissimi. Non può più camminare da sola. L’indennizzo riconosciuto servirà almeno a coprire una parte delle sofferenze che affronta ogni giorno".
"In letteratura sono descritti casi isolati di sindromi demielinizzanti del midollo spinale associate a vaccini a mRNA o a virus inattivato – ha proseguito Bertone – come la sclerosi multipla, la neuromielite ottica o la sindrome di Guillain-Barré".
Non solo Pfizer. L’avvocato ha anche citato un comunicato dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), secondo cui il legame tra mielite trasversa e i vaccini Vaxzevria (AstraZeneca) e Janssen è “ragionevolmente possibile”.
La sentenza segna, così, un precedente importante per casi simili che potrebbero essere valutati nei prossimi mesi dai tribunali italiani.