Cultura e tempo libero | 22 ottobre 2025, 12:18

Roatto ospita il medico-scrittore Franco Testore con il romanzo "Come una ruota che gira"

Venerdì 24 ottobre in biblioteca la presentazione del libro dell'autore canellese che racconta le storie del Casermone di Asti negli anni '60. Dialogherà con l'autore Paolo Aubert Gambini

Roatto ospita il medico-scrittore Franco Testore con il romanzo "Come una ruota che gira"

 L’Associazione Culturale “La Stele di Nettuno” di Roatto, con il patrocinio del Comune, invita la cittadinanza a una serata con il medico e scrittore Franco Testore. L'appuntamento è per venerdì 24 ottobre alle ore 21 presso la Biblioteca comunale di Piazza Piemonte.

Testore presenterà il suo libro "Come una ruota che gira", edito da Araba Fenice, dialogando con Paolo Aubert Gambini. Il romanzo, ambientato nell'Asti del maggio 1965, racconta le persone e le vicende che ruotano intorno a un luogo simbolo della città: il Casermone, un enorme edificio fatiscente dove si stabiliscono molti meridionali giunti in Piemonte in cerca di lavoro durante il boom economico.

Accanto al Casermone si trova l'officina di Giaculìn Gamba, meccanico ciclista cresciuto nel mito di Giovanni Gerbi, affiancato dalla moglie Mentina, infermiera d'altri tempi. Attorno a loro si muove un ricco cast di personaggi: un piccolo delinquente, i commercianti del quartiere, le famiglie di immigrati, un commissario di polizia e il simpatico picciotto siciliano Salvatore. Un romanzo corale che celebra il valore del lavoro, la forza della solidarietà e la dignità delle persone.

Franco Testore, 66 anni, canellese di nascita e mongardinese d'adozione, è medico oncologo in pensione, già primario del reparto di Oncologia dell'ospedale di Asti. Appassionato di musica e presidente dell'associazione di volontariato ASTRO, porta nella scrittura la sua profonda conoscenza dell'animo umano.

L'incontro, a ingresso libero, rappresenta un'occasione per rivivere attraverso la letteratura un pezzo di storia astigiana e piemontese.


 

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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