Politica | 31 ottobre 2025, 08:49

Asti, aggressioni al Pronto Soccorso: "Ora basta, serve un presidio fisso di Polizia"

Sergio Ebarnabo (FdI) annuncia che porterà la questione al Ministero dell’Interno. “Non è più tollerabile che a pagare siano medici e infermieri”

Asti, aggressioni al Pronto Soccorso: "Ora basta, serve un presidio fisso di Polizia"

Non si placano le polemiche dopo l’ennesimo episodio di violenza al pronto soccorso dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti. 
A intervenire con parole dure è stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Sergio Ebarnabo, che ha definito la situazione “inaccettabile”. “Ancora violenza al Pronto Soccorso del Cardinal Massaia. È inaccettabile che a pagare siano sempre i nostri operatori sanitari”, ha dichiarato.

Ebarnabo punta il dito contro chi minimizza, parlando di casi isolati: “Chi lo fa finge di non vedere che ad Asti è in corso una vera emergenza sicurezza nei presidi sanitari. Lo Stato deve tornare a farsi vedere.”

“Serve un presidio h24 delle Forze dell’Ordine”


Il consigliere ha riconosciuto il valore del sistema di telecontrollo, che ha permesso l’intervento tempestivo delle pattuglie, ma ha ribadito la necessità di un passo ulteriore. “Il telecontrollo non basta: serve la presenza fisica e continuativa delle Forze dell’Ordine dentro i Pronto Soccorso, soprattutto nelle ore notturne”, ha affermato, definendo “insufficiente” il rafforzamento annunciato dall’ASL con l’inserimento di una terza guardia privata notturna da dicembre. “Le guardie giurate non hanno le stesse prerogative delle forze di polizia. Qui servono divise dello Stato, h24, punto.”

La questione al Ministero dell’Interno


Ebarnabo ha infine lanciato un messaggio politico preciso: “Da consigliere regionale di Fratelli d’Italia chiedo formalmente l’istituzione immediata di un presidio fisso della Polizia di Stato al Cardinal Massaia e, per estensione, nei PS più esposti del Piemonte. Se questa richiesta non otterrà risposta tempestiva, investirò direttamente il Ministero dell’Interno.”

E conclude con una stoccata: “La sinistra parli pure di ‘militarizzazione’: noi preferiamo ospedali sicuri a sale d’attesa senza legge. Con Fratelli d’Italia lo Stato torna a farsi rispettare. Tolleranza zero per chi aggredisce medici e infermieri.”

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

Leggi tutte le notizie di VIVIAMO IN UN POSTO BELLISSIMO ›

Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium