Il consigliere comunale Roberto Migliasso, a nome dei gruppi “Prendiamoci cura di Asti - Asti Oltre”, “Verdi Europa”, “Uniti si Può”, “Ambiente Asti”, “Partito Democratico” e “Movimento 5 Stelle”, ha depositato una nuova interpellanza scritta indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco e agli Assessori competenti.
L’atto, denominato muove dalle risposte ricevute a una precedente interpellanza dello scorso maggio, integrando anche le osservazioni pervenute dalla Corte dei Conti il 14 maggio 2025 e i recenti provvedimenti del Ministro dell’Economia Giorgetti in materia di legge di Bilancio.
Al centro della richiesta, l’esigenza di conoscere, per ciascuna voce dei crediti di dubbia esigibilità – in particolare quelli relativi a Tari, tributi sui rifiuti, Ici, Imu e sanzioni stradali – la data di iscrizione a bilancio e il relativo ammontare. L’obiettivo è valutare il grado di “congelamento” dei crediti del Comune e, di conseguenza, la sua effettiva capacità di garantire i servizi ai cittadini attraverso le entrate correnti.
Viene richiamata, a sostegno della necessità di un’azione più incisiva, la norma inserita dal Ministro Giorgetti che obbliga i sindaci meno virtuosi nel recupero crediti ad affidare la riscossione coattiva delle entrate ad Amco, società controllata dal Tesoro nata per gestire i crediti deteriorati del sistema bancario.
"Si tratta senza dubbio di un’azione importante da cogliere al volo – si legge nell’interpellanza – per capire una volta per tutte il grado di immobilizzo dei nostri crediti iscritti a bilancio". La richiesta di dati analitici si configura come fondamentale per verificare l’effettiva possibilità di recuperare risorse ormai accantonate e, al tempo stesso, procedere alla loro definitiva cancellazione laddove se ne dimostri l’oggettiva inesigibilità.
 











