Cronaca | 05 novembre 2025, 18:27

Aggredito un arbitro di 17 anni durante una partita Under 18. Il questore Di Donato: “Non devono sentirsi soli”

Il giovane fischietto astigiano spintonato da un giocatore del Cassine. L’AIA condanna l’episodio e rilancia con il nuovo corso arbitri a tutela dei ragazzi e dei valori sportivi

Aggredito un arbitro di 17 anni durante una partita Under 18. Il questore Di Donato: “Non devono sentirsi soli”

Ancora un episodio di violenza nel calcio giovanile. Nel weekend, durante la sfida tra Cassine e Valenzana, valida per il campionato Under 18 alessandrino, un arbitro di appena 17 anni della sezione AIA di Asti è stato aggredito da un giocatore della formazione di casa. Il giovane fischietto, dopo essere stato spintonato più volte, è stato costretto a sospendere la partita e a rientrare negli spogliatoi. Da lì è stato poi scortato dai carabinieri fino all’auto, dove ad attenderlo c’era la madre.

Il caso ha scosso il mondo arbitrale piemontese, già impegnato in questi giorni con l’avvio del nuovo corso per aspiranti direttori di gara presso la sezione “Sergio Gonella” di Asti.

Il questore: “I giovani arbitri non devono sentirsi soli”

Sul tema è intervenuta il questore di Asti, Marina Di Donato, che nei giorni scorsi aveva incontrato proprio i giovani arbitri nella sede AIA cittadina.

“Abbiamo voluto fare una chiacchierata preventiva – spiega – per dire ai ragazzi che non devono sentirsi soli. Se si trovano in difficoltà devono chiamare immediatamente il 112: le Forze dell’Ordine interverranno subito”.

Di Donato ha sottolineato anche l’importanza di denunciare formalmente i fatti più gravi: “Indipendentemente da ciò che scrive il giudice sportivo, gli arbitri devono rapportarsi alle forze di polizia. Solo così possiamo accertare le responsabilità e adottare misure efficaci”.

Un invito chiaro a fare squadra tra istituzioni e mondo sportivo: “Tutelando i giovani arbitri – aggiunge – mettiamo un freno a eventi deprecabili e garantiamo il rispetto delle regole dentro e fuori dal campo”.

L’AIA di Asti: “Condanniamo fermamente l’accaduto”

Dalla Sezione AIA di Asti, il presidente Robertino D’Alessandro e il vicepresidente Andrea Lacqua esprimono solidarietà al ragazzo aggredito e ribadiscono la necessità di un cambio culturale.

“Non vogliamo entrare nel merito della vicenda, in attesa delle decisioni del giudice sportivo – affermano – ma episodi di questo genere vanno fermamente censurati. È fondamentale tutelare i nostri ragazzi, il loro impegno e i valori positivi che lo sport deve trasmettere”.

Asti, al via il nuovo corso arbitri “Sergio Gonella”

Proprio mentre il mondo arbitrale riflette su quanto accaduto, la sezione AIA “Sergio Gonella” di Asti apre le iscrizioni al nuovo corso per arbitri di calcio, rivolto a ragazzi e ragazze dai 14 anni in su.

Il corso è gratuito e offre diversi vantaggi: ingresso libero alle gare FIGC, rimborso spese per ogni partita diretta, fornitura di materiale tecnico e la possibilità di ottenere crediti scolastici.

“Arbitrare significa imparare a decidere e a mantenere la calma – spiega il vicepresidente Lacqua – È un percorso che forma non solo sportivi, ma persone consapevoli e responsabili”.

Oggi la sezione astigiana conta circa 75 associati, tra cui due nomi di rilievo nel panorama nazionale: Matteo Gualtieri, in Serie A come VAR, e Marco Alberto, osservatore CAN A e B.

Le iscrizioni sono ancora aperte: per partecipare è possibile contattare la sezione ai numeri 340 268 1549 o 327 7485281, oppure scrivere a pres.asti@aia-figc.it. 

Un segnale da non ignorare

L’aggressione di Cassine è un nuovo campanello d’allarme in un calcio giovanile dove, troppo spesso, l’adrenalina supera il rispetto. Ma dal dialogo tra istituzioni, AIA e forze dell’ordine può nascere una risposta concreta. Come ha ricordato la questora Di Donato, “i giovani arbitri devono sapere che non sono soli”.

Riccardo Bracco

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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