È notizia di questi giorni che due cittadini di nazionalità marocchina residenti a Santo Stefano Belbo risultano indagati in quanto coinvolti in una rissa avvenuta ad Asti lo scorso luglio. A subirne le conseguenze sono stati i volontari della Croce Rossa intervenuti per soccorrere alcuni feriti: minacce, insulti e lesioni, in modo particolare nei confronti di un'operatrice sanitaria.
Un fenomeno in crescita che colpisce soprattutto le donne
"Quanto accaduto ad Asti si aggiunge ad altre centinaia di aggressioni simili e nel 70% dei casi sono colpite le donne", commenta Luigi Genesio Icardi, presidente della IV Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Piemonte ed ex assessore alla Sanità. "È un fenomeno paradossale e gravissimo. Oltremodo deplorevole quando le vittime sono volontari che donano gratuitamente il loro tempo libero per la cura e l'assistenza dei cittadini".
Icardi non usa mezzi termini e chiede interventi concreti: "Occorre potenziare la prevenzione di simili gesti ma, tengo a precisare che il camice bianco deve rappresentare una corazza invalicabile. L'aggressore deve essere punito davvero con severità e certezza. Mi chiedo come sia possibile che, a distanza di mesi, i due indagati siano a piede libero".
Rimpatrio immediato per i soggetti violenti
Il presidente della Commissione Sanità regionale punta il dito sulla necessità di allontanare i responsabili: "I soggetti violenti vanno allontanati dalle nostre comunità e il rimpatrio deve essere immediato. Dove i contatti sociali sono favoriti, come nei piccoli comuni, esiste anche una maggiore percezione del pericolo con conseguenti e inevitabili cambi di abitudini".
"Garantire la sicurezza e la libertà ai nostri cittadini è un dovere delle nostre istituzioni", conclude Icardi, nato proprio a Santo Stefano Belbo e particolarmente sensibile alle problematiche del territorio. Il caso dei due indagati per l'aggressione ai volontari della Croce Rossa riaccende così il dibattito sulla sicurezza degli operatori sanitari e sulla necessità di pene esemplari per chi si macchia di simili reati.










