A Monastero Bormida c’è un mulino, anzi un ex mulino, il Mulino Polleri. Bellissima testimonianza d’archeologia artigianale di cui ogni comunità rurale dovrebbe andare fiera e rispettarne la memoria. Mulino che esisteva già nel 1664, con la sua presenza nel primo catasto di Monastero, redatto in quell’anno.
Le sue forme erano un po’ diverse da oggi così come il suo meccanismo molitorio che lavorava con una ruota idraulica azionata dall’acqua del vicino fiume Bormida. Lì nacque, nel 1881, Augusto Monti, celebre professore liceale, strenuo oppositore del regime fascista, amico di Gramsci e Gobetti e maestro esemplare di personaggi come Cesare Pavese, Leone Ginzburg e Norberto Bobbio. Mulino diventato percorso museale, con al suo interno ancora gran parte degli antichi macchinari, ancora ben conservati, e una sensazione di lavoro di comunità che non può che piacere.
Un gruppo di contadine, contadini e abitanti della Valle Bormida, in collaborazione con il Comune di Monastero Bormida, lo ha recuperato, destinando spazi interni ed esterni a una Casa delle Sementi, cambiandogli nome in Mulino dei Semi. Idea speciale, nata per promuovere la difesa dell’agricoltura contadina, la conservazione e la diffusione della biodiversità agricola e la sovranità alimentare.
Esperienza collettiva di mutualismo di semi, per contrastare la perdita progressiva di varietà agricole, conseguenza di modelli agroindustriali e monocolturali. Una volta si tramandavano da contadino a contadino, e alla Casa delle Sementi si ritorna magnificamente indietro nel tempo e nelle sue belle tradizioni, per passare ad essere maestri di semente e non semplici consumatori.
Tutto questo lo trovate domani, domenica 12 marzo, dalle 10, con un evento primaverile di scambio semi, aperto a tutti. Evento che parte da una mostra di sementi riprodotte da contadini, appassionati e altre case delle sementi, per poi scambiarseli. Chi non ha semi da scambiare può avere in custodia i semi della casa e ricevere tutte le informazioni necessarie a coltivarli; allo scambio successivo, riporterà parte della semente prodotta che sarà scambiata a sua volta.
A seguire, vi aspetta la visita al mulino, un interessante incontro, Semi e riproduzione di pomodoro, peperone, peperoncino e altre solanacee, e nel pomeriggio la semina collettiva.
Tra semi, mulino e semina, pranzo. Pranzo speciale a suon di sapori veri, promossi e proposti dalla locale Pro Loco nel tradizionale Polentonissimo. Festa gustosa che rievoca la vicenda cinquecentesca di alcuni calderai che rimasero bloccati dalla neve a Monastero e vennero rifocillati dal marchese Del Carretto, con polenta e frittata di cipolle e salsiccia. Per ricordare l'episodio, vengono organizzate una sfilata storica dal castello medioevale, con carri e personaggi in costume, animazioni varie, rievocazioni di antichi mestieri.
Sulla piazza principale del paese viene cotta e distribuita una polenta pantagruelica, del peso di una tonnellata, condita come si deve e accompagnata da fette di una frittata da record: tremila uova e qualche quintale di cipolle e salsiccia. Buona domenica!