Attualità | 24 maggio 2025, 12:32

Silvano Mulas trionfa al Memorial Favari: Sant’Erasmo domina la provaccia di Legnano

Una serata di emozioni e colpi di scena allo stadio Mari

Un fotogramma della vittoria di Silvano Mulas

Un fotogramma della vittoria di Silvano Mulas

Ieri sera, allo stadio Mari di Legnano, si è disputata la 40ª edizione del Memorial Luigi Favari, meglio conosciuto come Provaccia, l’evento che anticipa il Palio di Legnano e offre spazio ai giovani fantini. A trionfare è stato Silvano Mulas, per la Contrada di Sant’Erasmo, al termine di una corsa intensa e ricca di colpi di scena.

Le batterie: tra cadute e sorpassi

La serata è iniziata con la prima batteria, che ha visto al canapo San Bernardino (Gabriele Puligheddu), Sant’Ambrogio (Paolo Mereu), Sant’Erasmo (Silvano Mulas) e San Domenico (Alessandro Cersosimo). Dopo una mossa non valida e una caduta di Mulas, prontamente rientrato in gara, la corsa ha visto Sant’Erasmo prendere il comando, seguito da San Domenico, che ha superato San Bernardino, e Sant’Ambrogio. Alla fine, Sant’Erasmo e San Domenico hanno conquistato l’accesso alla finale.

Nella seconda batteria si sono sfidate San Martino (Giovanni Puddu), La Flora (Alessio Giannetti), San Magno (Niccolò Farnetani) e Legnarello (Michael Putzu). San Martino è scattato in testa, mantenendo la posizione fino alla fine. La sorpresa è arrivata da Giannetti, che con un sorpasso interno ha superato Legnarello, guadagnandosi un posto in finale insieme a San Martino.

La finale: un assolo di Mulas

La finale ha visto schierarsi La Flora, San Domenico, San Martino e Sant’Erasmo. Al via, Mulas ha preso subito il comando, resistendo agli attacchi di San Martino e San Domenico. Con una corsa impeccabile, ha mantenuto la testa fino al traguardo, regalando la vittoria a Sant’Erasmo. Secondo posto per San Martino, terzo per San Domenico e quarto per La Flora.

Alessandro Franco

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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