Cultura e tempo libero | 24 agosto 2025, 12:28

Demoni e masche, la Valle Bormida si svela a teatro

A Monastero Bormida va in scena "Il diavolo ci mette la coda", un viaggio tra le antiche credenze popolari piemontesi

Il castello di Monastero Bormida

Il castello di Monastero Bormida

Un tuffo nel cuore misterioso della tradizione piemontese, là dove le storie di demoni e masche si intrecciano con la memoria popolare. Mercoledì 27 agosto, alle 21, il cortile del castello medioevale di Monastero Bormida si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto per ospitare lo spettacolo teatrale "Il diavolo ci mette la coda – Demoni e masche in Valle Bormida".

L'opera, scritta e diretta da Paolo La Farina, promette di essere un'esperienza immersiva, un viaggio scenico che esplora l'immaginario contadino della Valle Bormida. La narrazione, definita intensa e visionaria, rievocherà le antiche credenze legate alle figure delle streghe piemontesi, custodi di segreti arcani e protagoniste di racconti sospesi tra paura e fascinazione. Lo spettacolo si propone di restituire al pubblico le atmosfere e i rituali arcaici che ancora oggi caratterizzano l'identità culturale di questa terra.

La rappresentazione utilizzerà un gioco di attori, luci e musiche per guidare gli spettatori in un'avventura teatrale unica, in cui la suggestione del luogo si fonderà con la potenza del racconto. Sarà un'occasione speciale non solo per vivere la magia del teatro, ma anche per riscoprire un patrimonio culturale fatto di superstizioni e racconti popolari in una cornice storica di rara bellezza.

L'evento si svolgerà nel cortile del castello e l'ingresso, al costo di 10 euro, sarà consentito fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni o per prenotare è possibile contattare il numero 389/0576711, scrivere a reteteatri@gmail.com o visitare il sito www.rete-teatri.it.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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