Il giorno dopo il Palio del 750° anniversario, Asti si risveglia con ancora negli occhi le immagini della grande festa che ha riempito piazza Alfieri e il centro storico. Il sindaco Maurizio Rasero non nasconde la soddisfazione per un’edizione che lui stesso definisce "da record".
Un successo atteso
“Sì, un Palio da record che è andato bene, che ci dice che siamo sulla giusta strada” racconta Rasero, sottolineando come l’organizzazione abbia raccolto i frutti di un lavoro di anni. “Tutte le cose fatte, dalla promozione agli interventi per la sicurezza degli animali, stanno dando i loro risultati. Io continuo a dire che questa forte crescita è anche dovuta all’anticipo di due settimane: siamo venuti in una stagione più calda, con più luce e soprattutto con le scuole chiuse. Questo consente ai ragazzi di vivere pienamente i borghi e i rioni”.
Un confronto con il passato
Il sindaco cita l’esempio del borgo Don Bosco, trionfatore dell’edizione 2025 con Giovanni Atzeni “Tittia”: ieri alla chiesa di Don Bosco c’era tantissima gente. Se uno fa i confronti col 1996 sembra passato un secolo, non 29 anni. "È un borgo che è cresciuto tanto e loro stessi riconoscono di aver guadagnato molto da questo spostamento di calendario. I numeri parlano chiaro”.
Sulla corsa vera e propria anche se era un po’ nell’aria che potesse vincere Tittia, Rasero aggiunge: “Ero contento per come è andata: un fantino top, che prima o poi doveva riportare quel numero in Palio, che mancava da tanto”.
Gli ospiti internazionali
Non meno importante la presenza delle delegazioni ufficiali, dalla Germania alla Corea del Sud. “Sono rimasti tutti entusiasti” spiega il sindaco. “Gli amici di Biberach, che ci conoscono da decenni, hanno scoperto sfaccettature nuove grazie al programma che abbiamo preparato per loro. Immaginiamoci i coreani, arrivati da diecimila chilometri di distanza: si sono immersi totalmente nell’atmosfera del Palio e porteranno a casa un ricordo indimenticabile”.
Sguardo al futuro
In conferenza stampa Rasero aveva accennato a possibili novità già dall’anno prossimo. Oggi conferma, senza svelare troppo: “Appena ci sarà il primo consiglio del Palio faremo sapere. Sono cose già in programma per il 2026. Lasciamo ancora un po’ di suspense”.
Un Palio che guarda avanti, dunque, ma che intanto ha consegnato ad Asti l’orgoglio di un 750° anniversario celebrato con passione e numeri da record.