Certificazioni e Sicurezza: luci e ombre Il Piemonte si distingue su diversi parametri di sicurezza rispetto alla media nazionale. Su 461 edifici scolastici censiti – che accolgono 91.571 studenti – il 77,3% dispone del certificato di agibilità (contro il 47% nazionale), il 57,9% del collaudo statico (45% nazionale) e il 98,2% delle scuole è accessibile a studenti con disabilità (superamento barriere architettoniche). Tuttavia, rimane critico il fronte delle verifiche di vulnerabilità sismica: l’85% degli edifici non ne è dotato, percentuale superiore al dato nazionale (54,8%), nonostante nessuna scuola piemontese sia in zona sismica 1 o 2.
Efficienza energetica e sostenibilità: progresso lento Sul versante della sostenibilità, solo lo 0,7% degli edifici è stato realizzato secondo criteri di bioedilizia (media nazionale 1,1%). L’efficienza energetica resta una sfida: appena il 16,7% degli edifici ha una certificazione energetica e solo il 7,8% rientra in classe A. L’adozione di fonti di energia rinnovabile tocca il 13,6% (media nazionale 21%). Lontano il traguardo di edifici pienamente sostenibili, anche se la presenza di impianti sportivi agibili (96,3%) e di aree verdi (55,5%) costituisce un punto di forza.
Manutenzione straordinaria e ordinaria: una regione che spende di più Sebbene il 23% degli edifici piemontesi necessiti di manutenzione straordinaria (valore migliore rispetto al 37,1% nazionale), le risorse disponibili sono più alte rispetto alla media italiana: 84.221 euro per edificio (contro 43.563 euro nazionale) nei cinque anni precedenti. Tuttavia, solo 2 scuole sulle 461 hanno effettivamente beneficiato di questi fondi, segnalando un problema nell’erogazione o nell’accesso finanziario. Il quadro piemontese mostra quindi capacità di programmazione e spesa, ma anche margini di miglioramento sulla traduzione delle risorse in opere effettive.
Servizi scolastici e buone pratiche: qualità ai vertici nazionali Il Piemonte eccelle nell’offerta di servizi: quasi tutte le scuole hanno la mensa (99,8% contro il 73,7% nazionale), con attenzione a prodotti biologici, a km 0, menù alternativi e lotta agli sprechi alimentari (il 50% dona i pasti non somministrati). Il 60,5% delle classi funziona a tempo pieno; i Comuni finanziano numerosi progetti educativi (66,7%) e sotto i 14 anni (60%). La raccolta differenziata nelle scuole è sopra la media italiana.
Criticità: mobilità e sicurezza stradale Il vero tallone d’Achille resta la mobilità. Solo lo 0,4% degli edifici offre servizi di “pedibus” o percorsi sicuri casa-scuola; il 24,4% ha una pista ciclabile nelle vicinanze; solo il 2,5% si trova in un’isola pedonale. La diffusione di zone ZTL (8,4%) e zone 30 (27,7%) è ancora modesta, segno che la sicurezza stradale per gli studenti è un tema poco affrontato.
Differenze e confronti con le altre regioni Se su alcuni fronti (certificazioni di sicurezza, servizi di mensa, presenza di impianti sportivi e verde) il Piemonte è tra le regioni italiane più virtuose, persistono ritardi rispetto ad altre aree nella sostenibilità, nel superamento della burocrazia per l’accesso ai fondi e nelle pratiche di mobilità sostenibile.
Valutazioni, raccomandazioni e prospettive Legambiente sottolinea che la scuola piemontese ha compiuto passi importanti, ma la velocità di cambiamento e l’entità dei finanziamenti non permettono di rispondere con la necessaria prontezza alle sfide attuali, dalla crisi climatica alle nuove esigenze sociali. Viene raccomandato di:
- Investire su piani regolari e consistenti per la manutenzione, sia straordinaria che ordinaria.
- Semplificare le procedure burocratiche legate all’accesso e all’impiego dei finanziamenti.
- Incentivare efficienza energetica e uso delle fonti rinnovabili.
- Rafforzare le politiche di mobilità sicura e sostenibile.
- Replicare le buone pratiche, soprattutto in mensa, raccolta differenziata e servizi sportivi e verdi.