Cultura e tempo libero | 09 ottobre 2025, 13:08

Teresa, la sarta che rammenda l’anima in scena a Viarigi

Uno spettacolo tratto da un racconto di Antonio Catalano con Patrizia Camatel, venerdì 10 ottobre nella Chiesa di San Silverio

 Una sarta, un abito da sposa e i racconti d’Amore. Sono questi gli ingredienti di “Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento”, lo spettacolo di Casa degli alfieri in scena venerdì 10 ottobre, alle 21, nella Chiesa di San Silverio a Viarigi. L’evento si inserisce nel cartellone di “Cuntè Munfrà – Dal Monferrato al mondo”, la rassegna ideata da Luciano Nattino e ora diretta da Massimo Barbero.

Le trame dei ricordi


Interpretato da Patrizia Camatel e tratto da un racconto di Antonio Catalano, il lavoro parla dell’Amore, delle sue trame e dei suoi ricami. Teresa, la sartoira, nella sua bottega ha rammendato e cucito per tutto il paese. Quando cuce le fanno compagnia il radiodramma preferito, la preziosa macchina da cucire, una foto con sorrisi ormai sbiaditi. Oggi sta finendo di cucire l’abito da sposa per Aurora, la vicina, che si chiama come la luce che appare, che vuole un vestito bello, che costi poco e col pizzo qua e là. Teresa, mentre cuce, rammenda la propria anima. L’anima che ha una veste fatta di ricordi, di polenta, di speranze, di sentimenti; è il vestito della memoria che ci dice chi siamo, anche quando tutto sembra svanire in mezzo alla nebbia fitta.

Firmamenti da ricucire


Un poetico e dolce racconto che unisce l’inconfondibile stile narrativo di Catalano con aneddoti autentici intorno al mestiere dei sarti, figure che tramandano un’antica sapienza delle mani in grado di curare il cuore e l’anima. La pièce sarà arricchita dall’installazione “Firmamenti emotivi. Mappe di universi collettivi”, a cura di Barbara Mugnai, che ha curato anche l’allestimento tessile e i costumi. L’opera esplora il cucito come un nuovo linguaggio espressivo, intimo e trasformativo. I tessuti esposti sono il risultato del workshop collettivo "Ricucire il firmamento", dove i partecipanti hanno dato forma ad emozioni, ricordi e memorie imbastendole sulla propria pagina di tessuto: un gesto antico, ritmico e meditativo. Ogni telo rappresenta la mappa di un firmamento, di un cielo cucito a mano, un invito a fermarsi e a osservare con meraviglia, come si guarda il cielo nelle notti limpide.

L’ingresso è gratuito. Per informazioni è possibile contattare il numero 3287069085 o visitare il sito archivioteatralita.it.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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