Cultura e tempo libero | 26 novembre 2025, 10:49

Asti, alla Palm House il viaggio in Africa di Elisabetta Testa

Domenica 30 novembre l'inaugurazione della mostra foto-testuale "Tracce d'Africa – Pensieri fotografati". Immagini e parole da un percorso tra Tanzania e Zanzibar

Asti, alla Palm House il viaggio in Africa di Elisabetta Testa

 Un viaggio in Africa si trasforma in un racconto visivo e filosofico. Domenica 30 novembre, alle ore 17, la Palm House di via Calosso 5 ad Asti ospiterà l'inaugurazione della mostra “Tracce d’Africa – Pensieri fotografati” di Elisabetta Testa. L'esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile anche per l'intera giornata di lunedì 1 dicembre.

La mostra propone un dialogo tra immagini e parole, un percorso foto-testuale che raccoglie suggestioni, incontri e riflessioni nate durante un recente viaggio dell'autrice nel continente africano, in particolare tra Zanzibar e la Tanzania. Non un reportage turistico, ma l'esperienza di un viaggiatore consapevole, capace di entrare in contatto con volti, sorrisi ed emozioni, trasformandoli in narrazioni visive.

L'autrice, Elisabetta Testa, classe 1997, è laureata in Filosofia all'Università di Torino e frequenta la Scuola Superiore di Counseling Filosofico. Giornalista pubblicista dal 2018, collabora con il quotidiano online La Voce di Asti e con La Gazzetta dello Sport. Attualmente lavora come addetto stampa della Reale Mutua Fenera Chieri ’76, squadra di pallavolo femminile di Serie A1. Questa è la sua prima mostra fotografica, un progetto che unisce la sua passione per la scrittura e la riflessione filosofica al linguaggio delle immagini.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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