Cultura e tempo libero | 16 dicembre 2025, 10:15

Paolo Conte e il Palio, capitelli "osceni" e il santo sociale: Astigiani svela il suo numero 53

Presentata sabato la rivista che celebra storia e identità del territorio. Tra i temi: l'appello al cantautore, il progetto del Bosco, San Giuseppe Marello e le borse di ricerca "Luciano Nattino"

Le immagini della presentazione

Le immagini della presentazione

La chiesa degli Oblati di San Giuseppe in piazza Cairoli ha fatto da cornice, sabato pomeriggio, alla presentazione del numero 53 di Astigiani, la rivista che da anni racconta la storia e le storie di Monferrato, Langhe e Roero. Un pomeriggio denso di cultura, scoperte e progetti per il futuro, che ha visto la partecipazione di soci, lettori e curiosi, molti dei quali avevano appena visitato lo spazio museale dedicato a San Giuseppe Marello, figura poco conosciuta ma centrale nella storia religiosa e sociale della città.

Il superiore provinciale degli Oblati, padre Fiorenzo Cavallaro, ha accolto il pubblico che gremiva il Santuario costruito nel 1931, ringraziando per il contributo culturale portato avanti dalla rivista e ricordando Giuseppe Marello come "un santo astigiano" di grande rilevanza. Il direttore Sergio Miravalle ha quindi introdotto il nuovo numero partendo dalla copertina, uno scatto suggestivo di Giulio Morra dedicato a Paolo Conte e alla sua mostra "Original". Ed è proprio al cantautore che la rivista rivolge un invito: "Avvocato, ci disegni ancora il Palio", rievocando quello da lui realizzato nel 2007.

Il Bosco degli Astigiani entra nel vivo

Prima di esplorare i contenuti della rivista, l'assessora comunale Loretta Bologna ha aggiornato i presenti sul progetto del Bosco degli Astigiani, il grande parco pubblico di 50 mila metri quadrati sulle colline di Viatosto. Il Comune ha ottenuto dalla Regione il finanziamento per un piano di riforestazione urbana che comprende le quinte verdi destinate a isolare il futuro parco dall'autostrada. Si attende invece il via libera per la realizzazione vera e propria del parco, legato a un bando dell'assessorato regionale all'Ambiente.

Miravalle ha confermato l'impegno dell'Associazione Astigiani, che garantirà 30 mila euro in tre anni, fondi derivanti dal Bagna Cauda Day. "Una parte di questa cifra può essere utilizzata da subito per realizzare il ponticello pedonale d'ingresso al parco", ha spiegato il direttore, indicando come priorità il collegamento dalla strada del Fontanino al terreno del Bosco.

Dai ferrovieri ai capitelli "osceni"

La rassegna degli articoli ha coinvolto diversi autori. Elio Provvedi ha presentato la sua ricerca sul quartiere di corso Matteotti, definendolo "uno dei pochi villaggi dei ferrovieri rimasti pressoché intatti", a differenza di realtà come Torino e Milano dove simili insediamenti sono stati profondamente trasformati. Santina Cela, vincitrice della borsa di ricerca "Luciano Nattino" 2025, ha raccontato il suo lavoro sulle radici della famiglia di origine albanese: "Sono nata in Albania, ora studio a Torino. Ma la città che considero casa è Asti".

Tra i momenti più curiosi della presentazione, l'intervento di Piercarlo Grimaldi, presidente dell'Associazione Astigiani, sulla simbologia medievale nei capitelli "osceni" d'epoca romanica della Collegiata di San Secondo, di Cortazzone e Viatosto. Grimaldi ha spiegato il significato antropologico di quelle raffigurazioni bizzarre e dissacranti: "Il riso suscitato da alcune di queste rappresentazioni era un modo per avvicinare lo spirito alla felicità, cioè a Dio".

Gino Anchisi ha invece approfondito la figura di Giuseppe Marello, definito un "santo sociale". "San Giuseppe Marello era affascinato dalla causa risorgimentale, come molti altri cattolici che si batterono per l'unità d'Italia", ha sottolineato Anchisi, ricordando un aspetto poco noto e forse sorprendente della biografia del santo astigiano.

Maggiora e le voci femminili dimenticate

Un caloroso applauso ha salutato Michele Maggiora, farmacista ed ex presidente della Fondazione CR Asti, protagonista dell'intervista "Confesso che ho vissuto" in occasione dei suoi imminenti novant'anni. Maggiora ha ripercorso la giovinezza e il lungo impegno nel mondo bancario e culturale astigiano. Sollecitato da Miravalle sulla vendita della Banca di Asti, ha preferito non sbilanciarsi, ribadendo però che l'Istituto "rappresenta un patrimonio per la città e per il territorio".

Spazio anche alle rubriche. Maria Gabriella Saracco, presidente del Soroptimist Asti, ha presentato "Soffitto di cristallo", nuova rubrica dedicata a figure femminili note o dimenticate. Il primo articolo racconta la vita di Emilia Cardona, scrittrice e giornalista originaria di Costigliole d'Asti. Durante l'incontro sono stati ricordati anche gli altri contributi del numero 53: l'analisi sul declino demografico dell'Astigiano, la storia degli accorpamenti comunali di Asti del 1929 firmata da Agnese Argenta, il ricco portfolio fotografico dedicato al Bagna Cauda Day.

Premiate le dieci borse di ricerca

Momento culminante della presentazione è stata la premiazione dei dieci vincitori della terza edizione delle Borse di ricerca "Luciano Nattino", iniziativa dell'Associazione Astigiani realizzata in collaborazione con la Casa degli Alfieri e Archivio Teatralità Polare, con il supporto delle aziende vinicole Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlét di Costigliole, Coppo di Canelli e Asti Agricoltura-Confagricoltura. Ai dieci autori selezionati sono stati assegnati 500 euro ciascuno. Le loro ricerche potranno essere pubblicate sulla rivista nel corso del 2026 e saranno tutte disponibili sul sito Astigiani.it.

Ecco i vincitori e i temi proposti: Patrizia Monzeglio con "Viarigi: il Risorgimento vissuto da un piccolo paese dell'astigiano"; Stefania Militaru della 5UA dell'Istituto Augusto Monti con "Arrivano gli americani: come gli aiuti statunitensi hanno contribuito alla ripresa economica del territorio Astigiano"; Guglielmo Gambino con "I ricordi dell'albergo Leon D'Oro di via Cavour ad Asti"; Lorenzo Mazzariello con "Lavorare nell'Asti fascista: la confederazione dei professionisti e degli artisti"; Mattia Marocco con "A suon di tamburello: il Grande Viarigi del '74"; Roberto Ambrosio con "Morire ad un passo dal sole - breve storia del sacrificio dei Fratelli Olivero, partigiani per un sogno di libertà"; Luisa Vigna con "Il lavoro svolto dal Giudice di Pace Giovanni Battista Pollara del Cantone di Montemagno, dipartimento di Marengo, durante il periodo del Governo Francese"; Alessandro Orame con "L'abate Giulio Cesare dei Conti di Calamandrana: il volto inedito di un gesuita letterato, amante della satira, nel 'buon ritiro' del suo feudo di Calamandrana"; Samuele Negro con "C'era una volta a Dusino l'impianto funicolare più antico d'Italia"; Matteo Merlo e Leonardo Amerio della 5SC del Liceo Scientifico Vercelli con "Radici e voci di periferia: storia, trasformazioni e memorie del Villaggio San Fedele".

La presentazione si è conclusa con un momento conviviale di auguri natalizi tra brindisi e panettone. Il numero 53 di Astigiani è disponibile in edicola a 8 euro ed è in consegna ai soci abbonati, che possono ritirare la copia presso la sede dell'Associazione in via San Martino 2, di fronte a Palazzo Mazzetti, ogni martedì, giovedì e sabato pomeriggio dalle 16.30 alle 19. Informazioni su abbonamenti e rinnovi sul sito www.astigiani.it/abbonamenti.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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