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In Breve

| 10 settembre 2019, 11:50

Alla Douja vi toccherà scegliere tra 91 bianchi

Secondo appuntamento con un breve "viaggio" alla scoperta di alcuni dei grandi vini che caratterizzano l'edizione 2019 del Salone

Alla Douja vi toccherà scegliere tra 91 bianchi

Continua tra piazze, saloni e cortili dei bellissimi palazzi storici del cento di Asti, la festa del vino, la Douja d’Or.

Occasione unica per assaggiare molti vini: quelli selezionati sono 268. 91 i bianchi fermi, provenienti da diverse regioni italiane, dal Piemonte 22. Impensabile provarli tutti, vi toccherà scegliere.

Per aiutare, propongo le mie scelte, solo tra i bianchi premiati, per restringere il campo: sono dieci, uno piemontese, dell’Astigiano. Tre i suggerimenti.

Cominciamo con un Vermentino di Luni, frutto, tra Liguria e Toscana, di colline a picco sul mare, grande vino dalla tradizione millenaria. Tre i premiati, tutti delle cantine Lunae Bosoni. Io sceglierei il Colli di Luni Vermentino 2018 Etichetta Nera. Grande stoffa e fascino, dal colore giallo paglierino intenso con leggeri riflessi dorati, elegante il profumo con evidenti sentori di fiori di campo, erbe aromatiche, spezie, frutta matura e miele. Adoro i bianchi particolarmente profumati ed aromatici. Proprio buono.

Poi, dal mar Ligure mi muoverei verso i monti del Trentino: da vigneti in alta collina sui terreni calcarei e argillosi dell’Oltradige, l’Alto Adige Traminer Aromatico 2018 Vigna Windegg, di Josef Brigl, azienda orgogliosa di poter vantare un’antica tradizione vitivinicola. Il loro Traminer Aromatico è di colore giallo paglierino virante al giallo oro, ben strutturato, carico di eleganti profumi, gradevolmente intenso. Ha un aroma dalle lievi note speziate dove si avvertono sfumature di chiodi di garofano, rose e litchi. Unica nota negativa, finisce troppo presto.

Chiuderei con un vino di lago, il Garda: Lugana Riserva 2016 Luna del Lago della cantina fratelli Zenegaglia, nei dintorni di Peschiera del Garda. 100% Turbiana o, come era detta in passato,Trebbiano di Lugana, per ottenere un prodotto delicato, assai gradevole, sapido e leggermente acidulo. Da un terroir caratterizzato da aria di lago e terra fertile e minerale, un vino dall’identità decisa: grande freschezza, struttura e varietà di aromi, che spaziano tra agrumi, erbe aromatiche, e mela matura. Molto interessante.

Davide Palazzetti

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