Grazie a ‘sto accidenti di virus, ognuno di noi sta passando momenti strani e certamente inaspettati, belli, brutti, positivi e negativi.
Scendendo nel personale, considerata la situazione, nonostante l’angoscia che ci circonda, vergognandomene molto, questo periodo di quarantena mi ha portato occasioni di piacere, tranquillità, relax e pensiero come da tempo non mi capitava.
Tutto bello, riuscendo a scordarsi del dopo, fino a un paio di giorni fa: l’eccessivo lavoro per rimettere in forma un giardino da anni inselvatichito, unito a una forma fisica indecente, erroneamente celebrata per puro amor proprio, mi ha portato una acutissima infiammazione cervicale, dolori e impossibilità di ragionamento e movimento, primo fra tutti quello alla tastiera del computer.
Quindi puntata ridottissima, basata su l’haiku di questa settimana, così chiamo lo spunto base per redigere ogni pezzo di rubrica, che sarebbe bellissimo questa volta fosse qualcuno di voi a sviluppare nei commenti.
Noi
Vinciamo noi, Grace! E’ quello che dice Bruce Willis in 'Armageddon', prima di far scoppiare, all’ultimo secondo, il mega asteroide evitando l’estinzione della razza umana. Grace è la figlia, e il suo noi è l’umanità, lo stesso noi che assolutamente deve oggi spingerci ad unire pensieri, energie e risorse globali per trovare in tempi rapidi un vaccino, supportare una drammatica crisi economica, reinventare tutto o quasi, recuperando la fondamentale esperienza del noi.
Non so cosa ci avrei scritto sopra, vi delego temporaneamente onere ed onore.
Grazie.